Il nuovo Apple Watch Series 6 è stato svelato all’inizio di questa settimana e presenta una nuova funzionalità chiave molto importante ed apprezzata dagli utenti di tutto il mondo: il monitoraggio del livello di ossigeno presente nel sangue.
Apple Watch 6: prevenzione degli attacchi di asma?
Il sensore SpO2 promette di portare il monitoraggio della forma fisica e della salute ad un livello completamente nuovo; durante l’evento di lancio “Time Flies”, Apple ha affermato che Watch Series 6 parteciperà a diversi studi medici, proprio grazie alle nuove features di cui dispone. Adesso, abbiamo più informazioni in merito per analizzare questa particolarità.
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Apple, insieme all’assicurazione sanitaria statunitense Anthem, condurrà uno studio virtuale di due anni su ben 900 persone che soffrono di asma, aventi un’età compresa fra i 18 e i 64 anni; questo è quanto riferisce la CNBC. L’obiettivo è valutare se i sensori sanitari avanzati dell’Apple Watch possono aiutare a gestire – e magari controllare – l’asma.
Un gruppo di partecipanti utilizzerà i monitor del sonno “Beddit”, mentre un altro gruppo indosserà gli Apple Watch Series 6. Alle persone verrà chiesto di ricreare i sintomi giornalieri della patologia e di monitorarli in uno “strumento digitale per l’asma”, così da aver un quadro chiaro e completo di come i sensori dell’orologio riconoscono la criticità dell’essere umano; grazie ai livelli della frequenza cardiaca e all’attività e ai livelli di ossigeno del sangue, il Watch potrebbe riconoscer l’insorgere di un attacco d’asma fin dal principio ed offrire immediatamente supporto medico. Myoung Cha, Head of Health Strategic Initiatives di Apple, ha dichiarato:
Ci auguriamo che questo studio possa aiutare la comunità medica a produrre nuove informazioni sul controllo dell’asma e possa identificare strumenti digitali efficaci che possono aiutare le persone in tutto il mondo a gestire meglio le loro condizioni.
Tuttavia, alcuni esperti esprimono seri subbi sul fatto che lo studio porterà a reali benefici per chi soffre di asma. Secondo Sachin Gupta, pneumologo con sede a San Francisco:
Sicuramente sarà efficace nell’inviare spinte, ma deve essere determinato se queste portano a una modifica del comportamento o alla fine alla stanchezza e alla sospensione dell’allarme.