Apple Watch: la rivelazione shock emersa in queste ore

Secondo una rivelazione pubblicata da The Verge, sembra che i dati sanitaria dell'Apple Watch non siano poi così precisi come ci si aspetterebbe.
Apple Watch: la rivelazione shock emersa in queste ore

Pochi giorni fa, una pubblicazione di The Verge ha rivelato che i dati dell’Apple Watch, lo smartwatch dell’azienda di Cupertino, potrebbero non essere affidabili nell’ambiente scientifico. Il fatto è stato reso noto da JP Onnela, professore alla TH School of Public Health.

Apple Watch: i dati della frequenza cardiaca non sono affidabili

Secondo Onnela, il problema principale è la mancanza di trasparenza nel software di Apple. Finora, l’OEM di Cupertino non ha mai reso disponibili i dati nella sua totale integrità agli sviluppatori. Spiega inoltre “Questi algoritmi possono essere chiamati scatole nere: non sono trasparenti. Quindi è impossibile sapere cosa c’è dentro“.

Di solito, Onnela non include dispositivi indossabili commerciali come l’Apple Watch negli studi di ricerca. Per la maggior parte dei casi, i suoi team utilizzano device di tutt’altro campo.

Tuttavia, l’interesse per i prodotti presenti in commercio nasce come parte di una collaborazione con il dipartimento di neurochirurgia del Brigham and Women’s Hospital. Onnella sapeva che a volte ci sono stati diversi problemi relativi alla misurazione dei dati con i suddetti wearable disponibili sul mercato.

Per valutare il problema, il professore ha testato una serie di dati giornalieri raccolti dall’Apple Watch. Questi dati sono stati esportati due volte in un intervallo di mesi. Una volta il 5 settembre 2020 e una seconda volta il 15 aprile 2021. Poiché i dati erano relativi allo stesso periodo, ci si aspettava che le informazioni fossero quasi identiche. Tuttavia, non è stato così. A conferma delle sue maggiori preoccupazioni, l’alterazione apportata al modo in cui Apple Watch interpreta i dati ha influito anche su quelli esistenti già archiviati.

A quanto pare, l’algoritmo indossabile Black Box non mostra i dati grezzi raccolti dal dispositivo. Al contrario, consente ai ricercatori di esportare le informazioni solo dopo che sono state analizzate e filtrate attraverso un software sconosciuto di qualche tipo.

Sebbene l’Apple Watch non sia stato sviluppato per l’uso in un ambiente che richiede la massima precisione, come la ricerca scientifica, il wearable ha comunque ottenuto diverse certificazioni per scopi medici. Fortunatamente, la variazione dei dati per l’uso occasionale è ancora tollerabile. Tuttavia, vi consigliamo di non fidarvi al 100% per ottenere informazioni davvero precise in merito alla vostra salute. In altre parole, gli utenti non dovrebbero fare affidamento su questi dati in circostanze vitali.

Fonte: The Verge

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