Il 26 giugno del 2015 Apple Watch arriva finalmente anche in Italia. Lo smartwatch di Cupertino ha debuttato in Nordamerica e in alcuni altri selezionati paesi, quasi tutti di lingua inglese, già da qualche settimana (la data esatta è il 24 aprile scorso): come sua abitudine, ormai, Apple ha deciso di allargare gradualmente la commercializzazione a un numero crescente di nazioni, in modo tale da garantire adeguate scorte di magazzino per soddisfare la domanda. E non va sottovalutato neppure l’effetto-attesa per mettere le mani sull'ultimo gadget della mela morsicata.
Apple Watch
Apple non arriva certo prima nel mercato degli smartwatch, ma come di consueto ha voluto prendersi il tempo necessario a capire cosa esattamente avrebbe voluto integrare nel suo device indossabile da polso. Il risultato è un prodotto dalle prestazioni interessanti ma privo di caratteristiche tecniche che lo distinguano in modo evidente dalla massa: forse l'aspetto più interessante dell'intera offerta è l'ampia scelta di forme e materiali per la cassa e i cinturini, con la possibilità di optare per l'alluminio, l'acciaio o persino l'oro con prezzi che partono da poco più di 400 euro e vanno fino a oltre 11mila euro se si opta per la costosa versione Edition.
Rivediamo le caratteristiche tecniche dell'Apple Watch: l'azienda non è entrata nel dettaglio per ciò che riguarda il processore montato o la RAM installata, affermando genericamente che monta un SoC denominato Apple S1, mentre lo spazio storage integrato è di 8GB. Sappiamo che l'unità dispone di sensore per la luminosità ambientale, di accelerometro e giroscopio, e di un sensore per il rilevamento del ritmo cardiaco posto nella parte posteriore a diretto contatto con la pelle del polso e basato su un meccanismo di lettura ottica. L'unità è certificata IPX7 per garantire la resistenza all'acqua (1 metro di profondità per 30 minuti).
La parte più significativa delle specifiche del Watch è senza dubbio legata alla connettività e al tipo di interazione possibile con l'apparecchio. WatchOS, il sistema operativo installato da Apple, gestisce sia l'input capacitivo tramite lo schermo (toccandolo o scorrendo con le dita come su uno smartphone), sia il Force touch: si tratta di una tecnologia in grado di rilevare il livello di pressione esercitata, e che genera una risposta differente e un feedback aptico tramite vibrazione in funzione di come si "tocca" l'apparecchio. Ci sono poi un pulsante e una corona digitale sul lato della cassa, attraverso i quali attivare o disattivare lo schermo e scorrere tra le funzioni, effettuare lo zoom o richiamare Siri. Apple Watch, infine, dispone di connettività WiFi b/g/n a 2,4GHz (a cui per ora hanno accesso solo gli strumenti di sistema) e Bluetooth 4.0 LE.
Il vero punto di domanda riguarda comunque l'autonomia: Apple dichiara circa 18 ore di autonomia media per il Watch, che dispone di uno schermo a colori che consuma energia ogni volta che viene acceso senza contare la connettività wireless e tutti i sensori integrati. L'autonomia totale ovviamente scende se si utilizza moltissimo l'apparecchio per interrogare Siri, consultare freneticamente posta e messaggi, mentre se ci si limita a usarlo come segnatempo si può arrivare anche a diversi giorni lontani dalla presa di corrente. In linea di massima, comunque, questo smartwatch è pensato per essere caricato ogni notte: andrà piazzato sul comodino o sulla scrivani agganciato al suo caricabatterie magnetico, e rimesso al polso la mattina seguente.
Due diverse varianti sono disponibili per la cassa: una da 38mm di lato, la seconda da 42 millimetri. Sono genericamente pensate per adattarsi a polsi di piccole o medie dimensioni nel primo caso, e per i polsi più grandi nel secondo: cambia leggermente la risoluzione del display, rispettivamente 340×272 e 390×312, ma si tratta di un cambiamento quasi impercettibile e che non dovrebbe influenzare in modo significativo l'esperienza d'uso.
Apple Watch Sport
Apple Watch Sport
Cambia ovviamente anche il peso tra le diverse versioni e anche in funzione dei materiali impiegati nella costruzione. La versione Sport, la più economica, è realizzata in alluminio con vetro Ion-X (simile a quello usato sugli smartphone) e pesa 25 grammi nella variante da 38mm e 30 grammi nel caso si scelga la cassa da 42mm. Come detto si tratta del modello più economico: occorrono 419 euro per acquistarne uno in taglia "small" con cinturino in gomma, 469 euro se si opta per la cassa più grande, e si può optare per il color argento o per una versione grigio siderale analoga a quella vista su iPhone e iPad.
Apple Watch
Apple Watch
Apple Watch
Apple Watch
La versione Watch, quella intermedia, monta una cassa in acciaio e un vetro in cristallo zaffiro: i materiali più pregiati impongono però anche un peso superiore, visto che si sale a 40 e 50 grammi a seconda della dimensione della cassa. Ricordiamo che in ogni caso, rispetto alla Sport, non cambiano le specifiche interne. I prezzi partono da 669 euro per la cassa da 38mm abbinata al cinturino Sport, e si sale a 719 per la cassa da 42mm: anche in questo caso si può optare per color argento o colore grigio siderale.
Apple Watch Edition
Apple Watch Edition
La variante Edition, infine, è il prodotto di lusso della linea Apple Watch: cassa in oro giallo o rosa a 18 carati, schermo in cristallo zaffiro e una speciale base di ricarica in pelle per riporre con stile il proprio smartwatch. Così come nei casi precedenti si può scegliere tra molti cinturini differenti, alcuni in pelle e altri in materiali pregiati come il metallo oppure combinazioni di pelle e oro: in questo modo però il prezzo sale facilmente dagli 11.200 euro della versione base 38mm fino a più di 18mila euro. Si tratta evidentemente di un prodotto destinato a una ristretta cerchia di clienti danarosi.
Proprio come accaduto con iPhone, Apple Watch è un device pensato per offrire di base una serie di funzioni integrate (tra cui podometro, interfaccia per la visualizzazione dei messaggi e delle chiamate in entrata, email, mappe, calendario, musica, passbook ecc) che verranno poi espanse dalle app che gli sviluppatori creeranno per l'apparecchio. Per ora si tratta di app con funzioni limitate, ma un vero e proprio salto di qualità sarà possibile con il passaggio alla versione 2 di WatchOS che è già stata presentata nel corso dell'ultimo WWDC.
Per funzionare il Watch necessita di un iPhone nella tasca del suo proprietario (almeno un iPhone 5 o superiore), segno che Apple prevede che questo dispositivo debba fungere da complemento al suo smartphone più che da device indipendente. Non è una scelta dissimile da quanto fatto da altri concorrenti, sebbene esistano molti esempi differenti in circolazione (basti pensare al Watch Urbane LTE di LG), ma le vendite dimostreranno se Apple avrà ragione di questa decisione: per ora i dati preliminari, non ufficiali, sembrano incoraggianti e Apple Watch potrebbe trasformarsi in un nuovo successo per l'azienda di Cupertino.
Apple Watch
Visto il successo di vendita, per avere al polso un Apple Watch potrebbe essere necessario aspettare: alcuni modelli sono in consegna in 1 giorno lavorativo, ma per altre versioni si può essere costretti ad attendere anche diverse settimane. Il modo più semplice per acquistare uno è probabilmente l'Apple Store online: lì è possibile scegliere modello, misure, accessori e decidere se acquistare la classica estensione di garanzia, ottenendo una stima immediata e precisa dei tempi di attesa per ricevere direttamente a casa uno smartwatch disegnato a Cupertino.