A Los Angeles sta arrivando una specie di bollino digitale per chi decide di vaccinarsi contro il COVID-19: l’informazione potrà essere aggiunta nell’app Apple Wallet su iPhone.
Wallet e COVID-19
Mentre ci avviciniamo alla fine del primo anno in cui la pandemia è stata la protagonista assoluta, la storia ad essa legata si sta spostando verso i numerosi vaccini che, lentamente, stanno diventando disponibili. Infatti, diversi Governi – compreso quello italiano – hanno iniziato la campagna di vaccinazione della popolazione, nella speranza di controllare, finalmente, la diffusione del Coronavirus. Con le vaccinazioni, tuttavia, nasce anche la necessità di distinguere chi è si è vaccinato e chi no e la contea di Los Angeles potrebbe avere un aiuto, a tal proposito, proprio dalla tecnologia.
Tenere traccia delle vaccinazioni ha lo scopo di ricordare alle persone di tornare a farsi iniettare la seconda dose (il vaccino contro il COVID-19 deve essere assunto in due dosi, distribuite in un paio di settimane) e per questo esiste la reale preoccupazione che taluni individui possano ritenere di non aver bisogno della seconda dose o, semplicemente, dimentichino di farla.
La contea di Los Angeles ha così deciso di collaborare con la startup locale Healthvana, specializzata nella fornitura di risultati di analisi e promemoria per il trattamento di esami e cure che richiedono due o più dosi. Questo tipo di test fino ad ora sono stati destinati, principalmente, all’HIV e ad altre malattie sessualmente trasmissibili, ma all’inizio del 2020 le attività della società sono state ampliate per coprire anche i risultati della positività al COVID-19. E ora, la partnership si estenderà anche ai promemoria relativi alla vaccinazione per contrastare il virus, “bollini” e avvisi che verranno implementati negli smartphone degli utenti, in particolare su servizi quali Apple Wallet e Google Pay.
Il bollino digitale potrà essere utilizzato anche come una sorta di “patente” per accedere a località e servizi di trasporto, come le compagnie aeree: tuttavia, al momento non vi sono regole rigide, anche se il sistema potrà tornare utile a tempo debito.
Naturalmente, le preoccupazioni sulla privacy non mancano, sebbene Healthvana assicura che i dati degli utenti saranno archiviati su server Amazon Web Services conformi allo Statuto HIPAA (Riservatezza delle informazioni sanitarie): non ci resta che attendere per capire se la “patente” digitale per chi si vaccina arriverà anche in Italia.