Apple unifica i servizi cloud strizzando l'occhio all'open source

La società di Cupertino costruisce una piattaforma unica per i suoi servizi che usano la nuovola.

La divisione web di Apple ha avviato un progetto per combinare tutti i suoi servizi Cloud (come Siri, iTunes, iCloud stesso e molti altri) in una piattaforma unificata per gestirli, utilizzando tecnologie open-source.
La nuova piattaforma, basata su Siri, utilizzerebbe quindi una infrastruttura software open-source nel backend.
Come riporta Theinformation.com, «Il sistema sarà del genere a "infrastruttura orchestrata", capace, tra le altre cose, di eseguire applicazioni Internet all’interno di "contenitori", cosa che rende più facile scalare le app e apportarvi modifiche al volo».

La pagina icloud.com
Un accesso unico per tutti i servizi cloud

Già nel mese di giugno Bloomberg aveva anticipato quanto sta accadendo in queste ore, riportando l'intenzione di Apple di costruire un network ad alta velocità per la distribuzione di contenuti e parlando di un piano per far crescere i suoi data center dotandoli di maggiori attrezzature in-house per competere meglio con Amazon, Google e Microsoft nella gestione dei servizi cloud.

Parlando di questo progetto, Apple ha messo l'accento sull'uso del software open-source, con la speranza di attrarre il meglio dei tecnici ruotanti attorno al mondo del software aperto, sperando che possano contribuire a migliorare i prorpri servizi web. Ovviamente, i programmatori vicini all'open source guardano ancora con sospetto una società come quella di Cupertino dalla politica e dalla cultura da sempre improntate alla segretezza e alla chiusura, mascherate come "protezione delle proprietà intellettuali". C'è da dire, inoltre, che questa apertura verso il software libero ha incontrato non pochi attriti tra i manager di Apple prima di essere approvata.
Alla fine eccola qui. E Mesos sarà rilasciato, quindi, sotto licenza Apache.

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