Samsung domina, Huawei regge, Apple crolla: è questa la risultante dei dati di vendita trimestrali nel mercato smartphone, dove il comparto registra forti scossoni dai quali ne esce ferito soprattutto il gruppo di Cupertino. I dati sono quelli pubblicati da Counterpoint Research e fotografano l’andamento del secondo trimestre 2019 rispetto allo stesso periodo del 2018.
Apple in calo, aspettando iPhone 11
Aspettando iPhone 11, insomma, Apple si trova costretta ad incassare il colpo: le vendite passano da 41,3 milioni di device a 36,4 milioni, con una caduta pari all’11,9% anno su anno. Questo declino è la risultante di una concomitanza di fattori: da una parte v’è la crescente pressione della concorrenza orientale, dall’altra v’è una progressiva differenziazione nell’offerta che ha portato Apple a cedere qualcosina lato smartphone per conquistare leadership in settori collaterali quali gli smartwatch.
Ma è questo un -11,9% che fa rumore, a maggior ragione se la caduta della Mela è pari esattamente alla somma dell’ascesa di Samsung e Huawei: il gap tra i due leader del settore e il terzo della piazza, insomma, si fa più ampio ed in generale l’oriente conquista punti ulteriori rispetto ad un occidente in rapido declino. L’iPhone 11 è comunque ormai dietro l’angolo e, nonostante qualche dubbio, porta con sé l’ambizione del rilancio.
Samsung, Huawei e gli altri
Passando da 71,5 milioni di unità vendute a 76,6 milioni, Samsung vede crescere la propria leadership del 7,1%; Huawei, passando da 54,2 a 56,7 milioni, rafforza invece la seconda piazza. I quattro punti percentuali conquistati da Huawei, però, hanno un peso specifico del tutto particolare: il gruppo cinese è infatti nel mezzo della tempesta perfetta orchestrata da Donald Trump, con un ban occidentale che pesa fortemente su risultati tenuti in piedi dall’exploit cinese dell’azienda.
Xiaomi si conferma in quarta piazza, sostanzialmente stabile, mentre LG risulta essere il gruppo con il peggior dato tendenziale (-18,5% anno su anno.
Complessivamente il mercato si comprime di un ulteriore 1,2%, confermandosi pertanto praticamente esausto. Le novità stanno tutte nelle quote di mercato, quindi: Samsung sale al 21,3%, Huawei raggiunge il 15,8%, mentre Apple si assesta al 10,1%. Xiaomi è però ormai vicina, quantomeno in termini di quote di mercato: 9% tondo tondo, alla ricerca delle luci della ribalta.