Dopo Netflix e la class action russa, ora è arrivato il turno di Apple. Il colosso di Cupertino si è visto recapitare una richiesta di risarcimento pari a 90 milioni di rubli, l’equivalente di ben 1,28 milioni di dollari.
Ad aver intentato questa causa sono stati gli utenti russi che accusano l’azienda di aver ritirato il suo servizio di pagamento Apple Pay dal Paese. Si tratta di una conseguenza a seguito dell’invio delle truppe da parte del Cremlino in territorio ucraino.
Infatti, dal 1° marzo 2022 in Russia non è più possibile utilizzare questa funzionalità per il pagamento digitale su tutti i dispositivi Apple. Un disservizio che, a detta degli accusatori, ha deprezzato il valore dei dispositivi venduti fino a quella data nel mercato russo.
Apple sotto accusa per aver ritirato il suo servizio di pagamento in Russia
In poche parole, Apple si trova sotto accusa per aver disabilitato il suo servizio di pagamento digitale in Russia. Un’operazione che ha scatenato una reazione potente da parte di molti utenti russi che, tramite lo studio legale Chernyshov, Lukoyanov & Partners, chiedono all’azienda un risarcimento pari a 1,28 milioni di dollari in rubli.
Il suddetto studio legale, che si sta occupando anche della class action contro Netflix, afferma che Apple ha volutamente violato i diritti dei consumatori russi. Il motivo, già specificato, è la limitazione dell’utilizzo di Apple Pay su suolo russo in risposta alle sanzioni internazionali contro la Russia.
Stando alle dichiarazioni di Chernyshov, Lukoyanov & Partners, la causa sembra essere stata depositata presso un tribunale governativo di Mosca. La richiesta di risarcimento attualmente ammonta a 90 milioni di rubli, ma lo studio legale conta di aumentare la lista dei cittadini che vogliono un risarcimento morale per quanto accaduto.
Inoltre, la richiesta è che i servizi Apple siano riattivati il prima possibile a uso e consumo di tutti gli utenti russi. Altrimenti, il valore di quanto dovrà versare l’azienda di Cupertino aumenterà nel tempo, secondo quanto dichiarato dagli avvocati che hanno ben chiaro contro chi combattere:
Pertanto – ha dichiarato Kostantin Lukoyanov, senior partner dello studio legale studio legale Chernyshov, Lukoyanov & Partners – le affermazioni della nostra causa sono dirette in primo luogo alla società madre e in secondo luogo alle sue unità sussidiarie.