Nonostante l’epidemia da Coronavirus, per il momento, tende a non placarsi, i produttori di componenti Apple stanno tornando pian piano al lavoro. Stando a nuovi report pubblicati mercoledì, Apple Compal Electronics e Wistron, si riuniranno a Foxconn a breve per decidere il ripristino totale della produzione entro la fine del mese corrente. Anche il chipmaker TSMC sta riprendendo il normale funzionamento dei suoi stabilimenti per la realizzazione dei chip a 5 nanometri che vedremo a bordo dei prossimi iPhone 12.
Apple: un lento segnale di ripresa
Ciò che emerge da Compal Electronics e Winstron, è che le due aziende stanno tornando agli standard di lavoro in Cina, grazie all’emergenza contenutasi in molte aree e quasi del tutto superata. La prima, produce i MacBook per la società di Cupertino, mentre la seconda, oltre ai laptop, realizza anche iPhone. Lo scopo che perseguono le due realtà è quello di tornare al solito livello produttivo entro la fine del mese di marzo. Considerando che la maggior parte delle industre di design originali (ODM) di laptop in Cina stanno lavorando con ritmi del 60%, è incoraggiante sapere qual è l’obiettivo finale, seppur di difficile attuazione.
Gli attuali utili delle aziende sono in deficit poiché, anche se loro riprendono la normale vita lavorativa, altre realtà sono ancora in forte crisi, con capacità di produzione inferiore al 50%. Senza i componenti di terze parti necessarie alla costruzione dei dispositivi Apple, la catena subisce un grave colpo.
Coronavirus: i danni per Apple
L’epidemia da CoVid-19 sta lasciando una scia di distruzione dietro sé: Apple, purtroppo, è fra le vittime del tremendo virus che piega le economie di tutti i Paesi del mondo. Per l’azienda di Tim Cook, le perdite stanno aumentando a vista d’occhio.
In primis, nella consueta riunione con gli analisti, i dirigenti Apple hanno dichiarato che quest’anno gli utili del primo trimestre sono nettamente inferiori rispetto agli scorsi anni, e non si prevedono grossi cambiamenti per il prossimo futuro. A ciò si sommano industrie e impianti chiusi: iPhone sostituivi in netto ritardo per le spedizioni, e scorte di iPhone 11 ridotte. In molte città dell’America si evince una carenza di dispositivi Apple negli store ufficiali e nei vari retail. Se poi si considera che la nuova generazione di iPhone subirà ritardi, si può già definire il 2020 come un anno decisamente funesto anche per una delle più grandi aziende di tecnologia al mondo.