Apple ha ricevuto un’altra multa dall’autorità di regolamentazione olandese, in quanto questa ha dichiarato di essere “delusa dal comportamento e dalle azioni” del colosso di Cupertino.
Apple multata dall’ACM olandese: che sta succedendo?
Apple è stata colpita con un’altra multa di cinque milioni di euro dall’Autorità per i consumatori e i mercati nei Paesi Bassi. Ciò avviene dopo che il watchdog olandese ha contestato i piani proposti dalla mela per le commissioni negli store di terze parti.
L’ACM sta restando fedele ai suoi piani: di fatto, sta addebitando ad Apple una multa di cinque milioni di euro ogni settimana dopo che questa compagnia ha mancato la scadenza del 15 gennaio in merito alle preoccupazioni antitrust sull’App Store. Si tratta della terza multa, ciascuna pari a cinque milioni di euro o circa 5,72 milioni di dollari, come riportato da Reuters.
La pressione normativa nei Paesi Bassi è incentrata sulle applicazioni di appuntamenti nell’App Store. L’ente olandese ha ordinato a Tim Cook di consentire agli sviluppatori di applicazioni di dating del paese di utilizzare sistemi di pagamento alternativi. Mentre Apple ha annunciato i suoi piani per soddisfare queste richieste, l’ACM non ha trovato la proposta dell’azienda soddisfacente.
Alla domanda di Reuters, un portavoce dell’ACM ha affermato che l’agenzia “non ha potuto commentare oltre alle sue dichiarazioni pubbliche se una commissione del 27% sarebbe coerente con il suo ordine“.
“ACM è deluso dal comportamento e dalle azioni di Apple“, si legge in una nota. Ha osservato che i tribunali olandesi hanno confermato la sua decisione, che ha ritenuto che il comportamento di Apple violasse la legge sulla concorrenza.
Ecco perché i Paesi Bassi multeranno la mela per un massimo di 10 settimane. Non è chiaro quali sarebbero i suoi prossimi passi, ma questo dà ad Apple circa sette settimane in più per affrontare le preoccupazioni dell’ACM.
Quest’ultima ha anche contestato i piani della società americana di costringere gli sviluppatori a scegliere tra il collegamento ad un sistema di pagamento esterno o l’utilizzo di un sistema di pagamento in-app alternativo. Come andrà a finire?