La Commissione europea avrebbe intenzione di accusare Apple di soffocare la concorrenza con il suo App Store. Lo scrive il Financial Times, autorevole quotidiano economico-finanziario britannico con sede a Londra, citando all’interno del suo articolo tre fonti.
Se la notizia venisse confermata, l’azienda di Cupertino sarebbe la prima Big Tech a finire sotto accusa da quando è entrato in vigore il Digital Markets Act, il regolamento europeo sui mercati digitali, il cui obiettivo è disciplinare il comportamento dei gatekeeper, ossia le grandi piattaforme digitali che detengono una posizione dominante nel loro mercato. Insieme ad Apple, l’Unione europea riconosce come gatekeeper anche Alphabet, Microsoft, Amazon e Meta.
Di cosa sarebbe accusata Apple
Secondo quanto sostenuto dalle fonti citate dal Financial Times, l’accusa che la Commissione europea intenderebbe muovere ad Apple è non aver rispettato l’obbligo di permettere agli sviluppatori di “indirizzare” gli utenti verso offerte alternative al di fuori dell’App Store senza pagare. Sempre stando al rapporto, la casa di Cupertino potrebbe incorrere in una sanzione fino al 5% del suo fatturato giornaliero medio mondiale, pari a poco più di un miliardo di dollari.
Il rapporto del Financial Times sottolinea allo stesso tempo che per ora le conclusioni della Commissione Ue sarebbero soltanto preliminari. Stando così le cose, Apple avrebbe ancora spazio utile per apportare le modifiche richieste al fine di evitare un’accusa formale.
Per il momento la casa di Cupertino – reduce dalla WWDC 2024 e dal sorpasso ai danni di Microsoft come azienda più grande al mondo – non ha ancora commentato le indiscrezioni, e non è nemmeno detto che lo faccia.