Il taiwanese Economic Daily News ha riportato la notizia secondo cui Apple avrebbe dato a tre differenti aziende il compito di realizzare specifiche componenti del vociferato iWatch, il device indossabile la cui esistenza non è mai stata confermata dal management di Cupertino.
Secondo il quotidiano taiwanese, Apple avrebbe demandato a Richtek la fornitura dei chipset, a TPK la produzione del pannello touch in vetro zaffiro e a Quanta Computer la produzione del manufatto.
La storica rivale Samsung avrebbe un ruolo fondamentale all’interno della supply chain, in quanto i rumor trapelati la vorrebbero responsabile della fornitura del processore (progettato dalla stessa Apple) e della produzione finale del device.
Altre fonti riportate da Digitimes affermano che anche altre società sono state coinvolte nella realizzazione del prodotto, tra cui Flexium Interconnect, Career Technology e Zhen Ding Technology Holding per la produzione di circuiti stampati flessibili.
L’azienda di Cupertino avrebbe ideato iWatch in stretta collaborazione con diversi esperti nel modo del fitness e del benessere della persona, al fine di offrire un dispositivo in grado di interagire con l’app Healthbook che sarà con ogni probabilità integrata all’interno del nuovo sistema operativo iOS 8.
Secondo l’Economic Daily News sarebbero 65 milioni le unità di smartwatch pronte per essere immesse sul mercato entro la fine dell’anno.
La fonte asiatica parla del terzo trimestre 2014 come periodo di presentazione e rilascio del “wearable”, il che farebbe supporre che Apple possa presentare contemporaneamente iWatch con la nuova generazione di iPhone, il cui annuncio è atteso per il mese di settembre.
Un render di Apple iWatch