La pubblicità è l’anima del commercio. Dopo Disney+ che da dicembre introdurrà un piano con pubblicità, ora anche Apple sta testando qualcosa di simile. Tuttavia, non crediamo farà così piacere agli utenti della “Mela Morsicata” che per acquistare uno dei suoi prodotti mediamente si superano i 500 euro.
Ma cosa sta succedendo in Casa Cupertino? Molto semplicemente Apple sta testando nuovi annunci pubblicitari all’interno delle sue app native. Tra queste bisogna menzionare Maps, Podcast e Libri. Una notizia che potrebbe gelare il sangue anche a chi di privacy si interessa poco. Sì, perché in un articolo pubblicato su Bloomberg, Mark Gurman ha fatto alcune previsioni in merito:
Credo che il produttore di iPhone alla fine espanderà gli annunci di ricerca su Maps. Probabilmente li aggiungerà anche a vetrine digitali come Apple Books e Apple Podcasts. E TV+ potrebbe generare più pubblicità a più livelli (proprio come stanno facendo Netflix Inc., Walt Disney Co. e Warner Bros Discovery Inc. con i loro servizi di streaming).
Ma come funzioneranno gli annunci su queste applicazioni? Lo ha spiegato sempre Gurman cercando di esplorare quello che già succede in altre applicazioni simili. Pensate a Waze, l’app di navigazione social nella quale compaiono annunci pubblicitari sulla mappa:
Lo sforzo per aggiungere annunci di ricerca ad Apple Maps è già stato esplorato internamente. Una funzione del genere funzionerebbe probabilmente in modo simile agli annunci di ricerca nell’App Store. Ad esempio, un ristorante giapponese potrebbe pagare per posizionarsi in cima alle inserzioni locali quando gli utenti cercano “sushi”. Se hai usato Yelp, hai già un’idea.
Nelle app di libri e podcast, gli editori potrebbero pagare perché il loro lavoro appaia più in alto nei risultati o negli annunci inseriti nelle app. Gli editori sono stati a lungo in grado di vendere libri all’interno dell’app Apple Books e anche l’abbonamento ai podcast potrebbe essere legato alla pubblicità.
Una TV+ supportata da pubblicità, nel frattempo, potrebbe offrire programmi meno recenti a un prezzo inferiore e contribuire a promuovere l’offerta a pagamento.
Apple e le pubblicità: come bloccare gli annunci
Dietro ogni annuncio c’è anche un po’ della nostra privacy. È vero che Apple assicura ogni utente di non tracciare la navigazione online, “spiare” la cronologia e altro. Ma, ad ogni modo, trattandosi anche di pubblicità mirate, da qualche parte dovrà prendere le nostre preferenze.
Pensiamo a Siri, l’assistente vocale. Tutti coloro che hanno un iPhone o un iPad lo usano. È comodo ed efficace, si possono fare molte cose senza l’utilizzo delle mani. Tuttavia c’è sempre un prezzo da pagare: la nostra privacy. Sì, perché i nostri smartphone e tablet ci spiano.
Come puoi bloccare gli annunci di Apple e proteggere la tua privacy? Attivando una VPN che integri funzioni di protezione dei dati personali insieme a un blocco annunci efficace. La migliore in questo campo è Surfshark. Le sue caratteristiche principali sono:
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