In una dozzina di Apple Store di tutto il mondo si sono tenute ieri una serie di manifestazioni per protestare sul modo in cui le società fornitrici estere di Apple trattano i propri dipendenti e per chiedere una riforma delle loro condizioni di lavoro.
“Sono un fan dei prodotti Apple ma eticamente non posso sostenere oggetti che danneggiano le persone addette alla produzione”, ha detto Shelby Knox, uno dei membri del sito di attivisti Change.org che ha deciso di lanciare una petizione che ha raccolto circa 200.000 firme. anche il sito SumOfUs.org, ha raccolto altre 50.000 firme.
“Ci preoccupiamo per ogni singolo lavoratore e insistiamo sul fatto che i nostri fornitori devono offrire un ambiente sicuro trattando i dipendenti con dignità e rispetto” ha risposto Apple tramite un portavoce che ha ribadito quanto detto qualche settimana fa circa l’impegno dell’azienda per monitorare i propri fornitori.
Le mobilitazioni sono state alimentate in particolare da quanto emerso finora circa le condizioni di lavoro alla Foxconn, in Cina.
Foxconn