Apple Intelligence potrebbe dover affrontare una bufera prima ancora di arrivare in Italia. Infatti, la funzionalità di sintesi intelligente è finita al centro di una controversia. Il problema è aver generato un titolo completamente falso, attribuendolo erroneamente alla BBC.
Questo incidente ha scatenato una richiesta di ban da parte di Reporters Sans Frontières (RSF), che ha messo in discussione l’affidabilità dell’intelligenza artificiale di Casa Cupertino. Una situazione non proprio felice che riprende le preoccupazioni di molti esperti legate a fake news ed errori che queste tecnologie potrebbero diffondere velocemente sul web e tra gli utenti.
Il problema è emerso quando Apple Intelligence ha sintetizzato erroneamente una notizia riguardante Luigi Mangione, sospettato dell’omicidio del CEO di UnitedHealthcare, Brian Thompson. Non solo la funzione AI ha generato il falso titolo “Luigi Mangione si spara”, ma ha anche attribuito la notizia alla BBC. Nel frattempo, Mangione è ancora vivo e si trova in custodia accusato di omicidio di primo grado.
La posizione di Reporters Sans Frontières sul caso Apple Intelligence
Reporters Sans Frontières ha espresso forte preoccupazione per i rischi posti dai nuovi strumenti di intelligenza artificiale non solo in merito alle truffe, ma anche alle fake news nel mondo dell’informazione. Un caso, quello di Apple Intelligence, che non poteva passare inosservato.
Vincent Berthier, responsabile tecnologico di RSF, ha affermato: “Le IA sono macchine probabilistiche, e i fatti non possono essere decisi con un lancio di dadi. RSF chiede ad Apple di agire responsabilmente rimuovendo questa funzione. La produzione automatizzata di false informazioni attribuite a un organo di stampa è un colpo alla credibilità dell’organo stesso e un pericolo per il diritto del pubblico a informazioni affidabili sugli affari correnti”.
La reazione della BBC
Subito dopo l’errore di Apple Intelligence, la BBC ha prontamente reagito presentando un reclamo formale ad Apple. Un portavoce dell’emittente britannica ha dichiarato: “È imperativo per noi garantire che il nostro pubblico possa fare affidamento su qualsiasi contenuto informativo o giornalistico pubblicato sotto la nostra egida, incluse le notifiche push”.
Questo incidente non è isolato. Infatti, anche il New York Times ha dovuto affrontare problemi simili, con Apple Intelligence che aveva erroneamente riassunto un articolo sul primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu affermando erroneamente che era stato arrestato.
Le risposte dell’azienda sul caso Apple Intelligence
In merito al caso Apple Intelligence, l’azienda di Cupertino non ha ancora risposto per commentare pubblicamente l’incidente. Tanto meno ha indicato se intende modificare o rimuovere la funzionalità sotto accusa.
Bisogna comunque precisare che la società aveva in precedenza riconosciuto che il sistema non sarebbe stato perfetto al 100%, ma aveva altrettanto assicurato che avrebbe mantenuto un’alta qualità.