Apple HomePod Classic: ecco il primo jailbreak

Il team di Checkra1n è riuscito a crackare il codice di HomePod Classic, effettuando il primo jailbreak della storia di uno smart speaker Apple.
Apple HomePod Classic: ecco il primo jailbreak

Il primo jailbreak di HomePod si palesa finalmente online e sembra aprire la porta a funzionalità (non ufficiali) davvero interessanti. Certo, a noi che non possiamo comprarlo, la notizia ci tocca relativamente, ma è davvero curioso capire cosa si potrebbe fare con lo smart speaker di Apple se solo non ci fossero i pesanti limiti imposti dalla compagnia.

HomePod: il jailbreak di Checkra1n porta ad un bivio

L’altoparlante intelligente HomePod di Apple non è mai stato un obiettivo per i jailbreaker; questi ultimi, di fatto, hanno sempre preferito l’iPhone o l’iPad, ma adesso questo è divenuto una priorità. Come riporta il portale di 9to5Mac, il programmatore L1ngL1ng e il team di Checkra1n hanno eseguito il jailbreak dell’HomePod Classic. Attualmente si parla di un supporto “parziale” limitato alla riga di comando, ma presto potrebbero esserci ulteriori novità per i cugini oltreoceano possessori di un HomePod.

I jailbreak potrebbero consentire agli utenti di aggiungere musica, smart home e servizi vocali che Apple non supporta ufficialmente, ad esempio. Potrebbero anche estendere la funzionalità Bluetooth per consentire di utilizzare HomePod come un semplice altoparlante wireless per Android e altre piattaforme che al momento sono stranamente vietate.

Ovviamente, attenzione: ci sono una serie di pericoli a cui gli utenti possono andare incontro. In primo luogo, il jailbreak non riguarda l’HomePod mini. Come con qualsiasi jailbreak, effettuandolo, si perde la garanzia ufficiale del costruttore se qualcosa dovesse andare storto.

I jailbreak funzionano sfruttando le falle di sicurezza che i produttori di dispositivi come Apple sono ansiosi di correggere. In più, non vi è alcuna garanzia che il software non ufficioso funzioni con le future release originali pensate dall’azienda per l’HomePod. In poche parole, i consumatori potrebbero rimanere con un gadget limitato e bloccato con un determinato set di funzionalità fino a quando (e a meno che) non ci sia un ulteriore jailbreak per il codice più recente. Qual è la morale? Sicuramente è interessante vedere come agiscono i produttori, ma noi consigliamo sempre, in ogni caso, di installare solo software originali dei diversi OEM.

Fonte: Twitter L1ngL1ng

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