Apple non avrebbe aiutato gli utenti vittime di truffe legate all’utilizzo di gift card da spendere su iTunes. La class action sarebbe oramai partita.
Apple non ha aiutato gli utenti?
A stabilirlo sarà evidentemente la sentenza. Per ora, il colosso della mela morsicata sarebbe stato citato in giudizio per non aver aiutato gli utenti a rintracciare le carte emesse per permettere a chi è stato truffato di essere rimborsato. Effettivamente, il pagamento attraverso gift card, poco diffuso da noi, sembra un metodo per truffare parecchio diffuso negli Stati Uniti. Sul sito della FTC (Federal Trade Commission) si legge:
Esistono molte truffe che coinvolgono carte regalo prepagate come carte negozio e carte regalo iTunes. Ecco come li descrivono le FTC. Chiunque richieda il pagamento con carta regalo è sempre un truffatore.
Molti diversi tipi di impostori ti chiedono di pagare con buoni regalo. Qualcuno potrebbe chiamarti e dichiarare di essere dell’IRS, riscuotendo tasse o multe. Il chiamante potrebbe dire che viene dal supporto tecnico, chiedendo soldi per riparare il tuo computer. Il chiamante potrebbe anche dire che è un membro della famiglia in caso di emergenza e ha bisogno di soldi in questo momento.
Ma tutti hanno in comune l’urgente necessità di ricevere subito denaro […] Una volta acquistata la carta, il chiamante richiederà quindi il numero della carta regalo e il PIN sul retro della carta. Quei numeri permettono loro di ottenere immediatamente i soldi che hai caricato sulla carta. E una volta che lo hanno fatto, i truffatori e i tuoi soldi se ne sono andati, di solito senza lasciare traccia.
Certamente, vi starete chiedendo cosa ne fanno poi i truffatori di queste carte. Beh, il meccanismo è parecchio semplice: le gift card vengono subito spese per comprare dei prodotti, che poi sono rivenduti in fretta per consentire di ottenere liquidità. Con le carte Apple per iTunes funziona in modo un po’ diverso ed è proprio questo che ha dato vita alla class action.
Infatti, le card della mela morsicata vengono utilizzate dai truffatori per acquistare delle applicazioni che loro stessi hanno messo sull’Apple App Store. In questo modo, viene recuperato il 70% del valore delle carte. Il resto, ovvero il 30%, resta ad Apple.
Quello che gli utenti hanno chiesto al colosso della mela moriscata è di rintracciare chi ha utilizzato quelle carte e fargli ottenere un rimborso. Apple sembra che però abbia spiegato che è impossibile eseguire questo genere di operazione, ma non è chiaro se sia effettivamente così. Infatti, la mela morsicata dovrebbe trattenere il 100% del valore delle card per 4/6 settimane prima di rendere agli sviluppatori la loro parte e – in ogni caso – potrebbe rimborsare subito il 30% agli utenti.
Per il momento non sappiamo come evolverà la questione e se – effettivamente – Apple abbia il “dovere” di affiancare gli utenti in una situazione certamente difficile, ma alla quale non è il colosso della mela morsicata ad averli esposti. Allo stesso modo, non è concepibile che sugli store ci siano applicazioni pubblicate da presunti truffatori.