Apple sarà accusata dai regolatori antitrust europei per il chip NFC presente nei suoi melafonini. Questo è quanto emerge online in queste ore.
Apple sarà denunciata dall’AntiTrust europeo?
Di fatto, pare che l’AntiTrust del nostro continente voglia accursare il gigante di Copertino di pratiche anticoncorrenziali relative al chip NFC all’interno di iPhone e Apple Pay. Si dice che le accuse siano in via di definizione e che verranno inviate ad Apple l’anno prossimo.
Per coloro che non lo sapessero, l’anno scorso la Commissione Europea aveva aperto un’indagine su Apple Pay e il chip NFC presente sugli iPhone già l’anno scorso. L’organizzazione si stava concentrando sul fatto che l’OEM di Cupertino avesse ingiustamente bloccato la concorrenza per i servizi di pagamento senza contatto limitando l’uso del chip NFC all’interno dei suoi device.
Sebbene i dettagli sul rapporto rimangano poco chiari, si afferma che la società di Tim Cook sarà accusata di “pratiche anticoncorrenziali relative alla sua tecnologia di chip NFC“. Apple potrebbe essere costretta ad “aprire il suo sistema di pagamento mobile ai rivali“.
Sappiamo che l’azienda ha aperto lentamente l’accesso all’NFC nell’iPhone, ma rispetto alla sua integrazione con Apple Pay, i servizi di terze parti sono ancora notevolmente bloccati e ostacolati.
Lo sviluppo arriva in un momento in cui la compagnia è stata colpita in merito alla violazione della legge sulla concorrenza relativa al suo servizio di streaming musicale in Europa all’inizio di quest’anno. A seguito delle lamentele di Spotify, la commissione per la concorrenza dell’UE ha affermato che la mela favorisce ingiustamente Apple Music rispetto ai servizi di streaming rivali a causa delle commissioni imposte alle applicazioni dell’App Store.
Nelle notizie correlate sappiamo che Tim Cook ha recentemente ribadito, in un’intervista, che i suoi prodotti dovrebbero essere utilizzati per la creatività e per scopi ludici e/o professionali, e non per perdere tempo scrollando i feed dei social network.