Apple sottolinea costantemente che i dispositivi iPhone e iPad ricevono sempre aggiornamenti di sistema per un lungo periodo di tempo. Anche se questo è vero, l’azienda a volte non riesce a fornire correzioni di bug e miglioramenti della sicurezza il più rapidamente possibile ai suoi utenti perché ha bisogno di aggiornare l’intero software per risolvere questi problemi.
È giunto il momento che Apple offra aggiornamenti autonomi per le app iOS native
Sin dal primo iPhone, l’OEM di Cupertino ha fatto affidamento sugli update di sistema per correggere bug o aggiungere nuove funzionalità alle proprie applicazioni. In altre parole, ogni patch o nuova funzionalità necessita di una nuova iterazione di iOS da distribuire. Questo non è mai stato un grosso problema prima, ma i tempi sono cambiati.
A volte questi bug sono stupidi e gli utenti possono attendere qualche giorno per ricevere una correzione, ma in alcuni casi si tratta di gravi falle di sicurezza che devono essere risolte il prima possibile. FingerprintJS ha rivelato un grave bug nel browser Web Safari di Apple che consente a chiunque di estrarre la cronologia di navigazione di un utente e persino gli ID utente di Google.
Il 18 gennaio è stato riferito che gli ingegneri Apple sono stati in grado di correggere l’exploit, ma devono attendere il prossimo firmware di iOS per rendere la patch disponibile a tutti. Oggi è disponibile una build di iOS 15.3 per gli sviluppatori che include una correzione per il bug di Safari. Tuttavia, ci vorranno ancora alcuni giorni prima che questo software venga rilasciato al pubblico.
Ecco la soluzione: se ci fosse un modo per aggiornare separatamente le app iOS native, gli utenti di iPhone e iPad potrebbero già scaricare l’ultima versione di Safari che non è vulnerabile al bug.
Quali sono le vostre idee riguardo a questo? Vi piacerebbe poter aggiornare le app iOS native senza dover attendere un aggiornamento di sistema? Fateci sapere cosa ne pensate.