Tutto è iniziato dal russo Dmitry Petrov. Costui era proprietario di un iPhone (ancora in garanzia) e ne aveva danneggiato lo schermo. Senza un centro di riparazione di Apple presente nel suo paese, Petrov aveva davanti due scelte: scambiare il telefono con una nuova unità ricorrendo ad Apple o ad una società esterna, sempre però a sue spese, o pagare l’equivalente di 469 dollari per riparare lo schermo ricorrendo ad un'altro centro assistenza esterno. Petrov ha invece scelto di seguire una terza via: citare in giudizio Apple. L'uomo ha affermato che l'azienda di Cupertino aveva violato le leggi di tutela dei consumatori nel paese, non offrendo pezzi di ricambio per uno schermo rotto.
iPhone SE, l'ultimo nato di casa Apple
In genere, infatti, quando un dispositivo Apple si rompe in Russia, un centro di assistenza rilascia al cliente una nuova unità. Ma quando si tratta di sostituire uno schermo rotto, il 100% dei prodotti danneggiati non viene né riparato né sostituito. Apple non dispone infatti di una rete di vendita al dettaglio in Russia. Ecco perché l'azienda sta ora progettando di costruire un centro di riparazione centralizzato, che potrebbe costare da uno a due milioni di dollari. La costruzione di questo centro potrebbe anche aiutare Apple ad aumentare la sua quota di mercato nel paese, finora ferma al 17%.