Siamo già abituati a vedere i brevetti di Apple che mostrano le nuove tecnologie che l’azienda ha sperimentato nei suoi dispositivi, ma questa volta è un po’ diverso. L’Ufficio brevetti e marchi degli Stati Uniti questa settimana ha concesso all’OEM di Cupertino un patent relativo ad un tetto apribile per autovetture, che di certo non è stato realizzato per un iPhone o un iPad.
Apple Car: i brevetti emergono, lo sviluppo procede lento
Il tetto apribile brevettato dalle mela ha un vetro a opacità variabile, il che significa che il guidatore potrebbe avere la possibilità di regolare la trasparenza del tetto apribile. Come notato da MotorTrend, il documento mostra anche che il tetto apribile si potrebbe aprire in sequenza con i finestrini laterali, mentre le attuali vetture con tecnologie simili hanno il tetto apribile fisso.
Ecco parte della descrizione del brevetto:
Un altro aspetto delle forme di realizzazione descritte è un veicolo che include un finestrino e un’area di traslucenza variabile definita sul finestrino. L’area di traslucenza variabile è controllabile per consentire il grado desiderato di ingresso della luce attraverso la finestra. Un gruppo pannello mobile è mobile tra una posizione chiusa e una posizione aperta.
In altre parole, i guidatori della presunta “Apple Car” potranno scegliere se far entrare la luce solare nell’auto senza dover aprire il tettuccio o aprirlo completamente per prendere un po’ d’aria fresca. Non è difficile immaginare che si potranno gestire le regolazioni del tetto della macchina smart EV con CarPlay o tramite Siri. Ma ovviamente, la parte più importante di questo brevetto è che corrobora tutte le voci sul fatto che Apple stia lavorando sulla propria auto.
Rapporti recenti mostrano che la compagnia continua a sviluppare e testare un nuovo sistema di veicoli a guida autonoma, mentre ha anche discusso piani di produzione con altre società. Tuttavia, anche se tutte le indiscrezioni si riveleranno veritiere, sappiat che mancano ancora 3-4 anni al lancio dell’Apple Car. Segnaliamo che l’azienda ha perso diversi ingegneri dal team di progettazione dell’auto.