Un nuovo brevetto depositato da Apple potrebbe consentire ai prossimi iPhone di riuscire a mantenere inalterato il livello qualitativo degli scatti, incrementando il numero di megapixel. La tecnologia messa a punto da Apple, effettua una serie di scatti che, grazie ad uno stabilizzatore ottico dell’immagine, possono essere sovrapposti fra loro.
Il brevetto Apple
Il principio su cui si basa il nuovo brevetto Apple è molto simile a quello dell’HDR. La novità, in questo caso, è rappresentata dal trasferimento dell’immagine sul sensore da uno scatto all’altro. Il sistema della sovrapposizione messo a punto da Apple è in grado tuttavia di garantire ottimi scatti solo nel caso in cui si stiano inquadrando soggetti statici. I benefici svaniscono nel caso di soggetti in movimento o video.
Rispetto alla concorrenza, Apple ha sempre utilizzato delle fotocamere con risoluzione decisamente più bassa. I nuovi iPhone 6 e iPhone 6 Plus ad esempio, utilizzano un sensore posteriore da 8 megapixel: esattamente la metà rispetto al numero dei megapixel offerti da Samsung Galaxy S6 ed S6 Edge. L’azienda di Cupertino ha sempre puntato più sulla qualità dell’immagine che sul numero dei megapixel. Il punto di vista adottato a Cupertino, probabilmente, segue la scuola di pensiero secondo cui comprimere tutti questi megapixel sul piccolo sensore a bordo dei comuni smartphone si traduce in aumento del rumore ed una conseguente riduzione della qualità dell’immagine, soprattutto nelle condizioni in cui la luminosità ambientale è bassa.
Allo stato attuale risulta difficile, se non impossibile, riuscire a fare delle previsioni relative all’utilizzo del nuovo brevetto. Vista la rapida diffusione di monitor e TV UltraHD, comunque, non si esclude che il prossimo iPhone possa integrare un sensore fotografico caratterizzato da una maggiore risoluzione.