Apple AirTag: ecco come potrebbero funzionare

Secondo quanto dichiarato da Josh Constine sul proprio canale YouTube, sembra che i nuovi AirTag si baseranno sull’app di codici QR, Gobi.
Apple AirTag: ecco come potrebbero funzionare

Secondo quanto emerge da una fuga di notizie dalla newsletter di Josh Constine del Moving Product, l’app AR creata da Apple (attualmente con nome in codice “Gobi”) godrà di codici QR con marchio che consentiranno agli utenti di effettuare operazioni rapide, come collegare un link diretto per aprire l’app store sul Mac, attivare rapidamente una carta fedeltà di Starbucks e tantissime altre.

Apple QR Code: la base dei nuovi AirTag

In Gobi, i codici QR con marchio includeranno una serie di funzioni pensate per lo shopping negli Apple Store; di fatto ipotizziamo un QR code ad esempio, su Apple Watch. Si potranno vedere in anticipo sono i colori disponibili, i cinturini e i modelli. Oppure ancora, funzioni interattive per far divertire gli utenti nell’attesa di un caffè presso Starbucks. Ad oggi le possibilità (sulla carta) sono pressoché infinite.

Con l’applicazione “Find my Phone” in iOS 14, ci sarà un logo Apple color arcobaleno che gira e che emetterà una serie di avvisi mediante feedback tattile man mano che ci si avvicina al gadget da ricercare. Le vibrazioni si faranno più frequenti a seconda della vicinanza al dispositivo. Inoltre si potranno sentire suoni più intensi quando ci si avvicina al device disperso; suoni con toni “deludenti” invece, compariranno quando ci si allontanerà dalla direzione del prodotto. Molto simpatica ed utile questa funzionalità.

Tuttavia questa tipologia di tracking della posizione potrebbe essere utilizzata con qualsiasi device dotato di chip U1 a banda ultra-larga. Ed è proprio ciò che sta pianificando l’azienda di Cupertino per i suoi Apple AirTag. Se volete saperne di più, vi lasciamo al video pubblicato da Josh Constine sul suo canale YouTube.

In attesa di vedere il completo funzionamento degli accessori smart – che altro non sono che tracciatori di oggetti – vi ricordiamo che potremmo avere maggior informazioni nell’annuale evento dedicato agli sviluppatori (quest’anno soltanto online), il WWDC.

Fonte: Twitter Josh Constine

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