La Competition and Markets Authority (CMA), ossia l’autorità antitrust del Regno Unito, ha messo nel mirino l’App Store. Il tema oggetto dell’approfondimento è già noto, ma il fatto che ad investigare sia l’autorità antitrust UK apre chiaramente un nuovo problema per Cupertino.
Il sospetto che sarà oggetto delle indagini, infatti, è il walled garden entro cui si opera quando si sceglie di distribuire app e servizi sui terminali Apple. Occorre infatti scegliere giocoforza l’App Store del gruppo, utilizzando inoltre il sistema di pagamento proprio di Apple (con tanto di ritenuta a monte).
L’Antitrust UK contro l’App Store
La CMA sospetta che questi termini di esclusività abbiano in seno una potenziale violazione delle norme antitrust, creando condizioni non eque ed anti-concorrenziali in virtù di una restrizione della scelta possibile. Apple non affronta certo per la prima volta accuse di questo tipo, ma al tempo stesso ad essere messo in discussione è il cuore stesso del modello di business Apple: la procedura avrà insomma una chiara pericolosità intrinseca per Cupertino.
La firma sul provvedimento è quella dell’amministratore dell’Autorità, l’italiano Andrea Coscelli. Spiega lo stesso Coscelli nella comunicazione ufficiale diramata dall’Autorità:
Milioni di noi usano ogni giorno app per controllare il meteo, giocare o ordinare un pasto. Quindi le accuse per cui Apple starebbe utilizzando la sua posizione di mercato per stabilire termini che potrebbero rivelarsi ingiusti o limitativi della scelta e della concorrenza, causando potenzialmente delle perdite per i clienti quando acquistano le app, giustifica un attento esame sul tema.
La comunicazione non offre dettagli ulteriori, ma apre il fascicolo e comunica una pagina ufficiale ove poter seguire l’andamento della vicenda nei mesi a venire.