Dopo il ban di AnTuTu dal negozio di app virtuali di casa Google, diverse applicazioni clone fasulle hanno iniziato a circolare all’interno del Play Store.
AnTuTu: Google contro i benchmark
Ricordiamo ai nostri lettori che BigG aveva rimosso una serie di applicazioni malevoli dal suo store all’inizio dell’anno; fra i software colpiti dal ban, c’era anche AnTuTu, unitamente a tante altre applicazioni di benchmark. Questi particolari applicativi consentivano agli utenti di testare le prestazioni dei propri device, ma Google ha pensato bene di reprimerli a causa della loro associazione con il famigerato editore Cheetah Mobile.
Per oltrepassare il divieto, molti utenti hanno cercato di caricare l’APK di AnTuTu, incappando però in una serie di problematiche legate ai pericoli che potevano accorrere con l’eventuale installazione del software. Nonostante tutto, finora è stato possibile scaricare software che dichiaravano essere benchmark AnTuTu dal Play Store, ma molti di questi si sono palesati come app fake malevole.
Fin dalla sua rimozione avvenuta nel mese di marzo scorso, abbiamo assistito ad una vera e propria ondata di software cloni; bastava una semplice ricerca delle parole “antutu” e “benchmark” nella barra di ricerca per visualizzare una serie di risultati, con molte applicazioni che si presentavano simili alla compianta AnTuTu ma diverse nella radice.
Ad oggi non sappiamo se Google sta rimuovendo le suddette applicazioni per lo stesso motivo per il quale ha fatto fuori il software originale o se, effettivamente, questi prodotti possono causare problematiche varie ai dispositivi degli utenti.
Una vicenda simile è avvenuta nel 2018 quando Fortnite venne rimosso (per la prima volta) dal Play Store; migliaia di cloni apparirono subito dopo, fino a quando poi l’azienda di Mountain View non è intervenuta per sistemare la vicenda, eliminando “i doppioni”.
Noi, ad ogni modo, vi sconsigliamo di installare l’APK Mirror di AnTuTu disponibile sul sito web dell’azienda; senza contare che le app di benchmark offrono sì dei dati oggettivi circa le prestazioni dei device, ma non sono un metro di paragone adatto all’utente medio. Inoltre, sono stati segnalati anche gravi problemi riguardanti la privacy; state attenti.