L’Antitrust ha sanzionato questo martedì Telecom Italia per 152 milioni di euro per abuso di posizione dominante sui servizi di rete fissa all’utenza affari. Secondo le indagini condotte dall’Autorità garante per la concorrenza e il mercato, la compagnia telefonica avrebbe adottato ‘condotte abusivÈ messe a punto a ‘livello centralizzato volte al perseguimento dell’obiettivo esplicito di escludere i concorrenti dal mercato dei servizi finali all’utenza aziendale’. Nel procedere alla quantificazione della sanzione, l’Autorità ‘ha tenuto conto della natura molto grave delle infrazioni accertate, della circostanza che Telecom Italia è stata più volte condannata in relazione a comportamenti sostanzialmente escludenti, dunque dello stesso tipo di quelli censurati con il procedimento in questione, ma anche del parziale apprezzamento che gli impegni presentati da TI hanno ricevuto dall’Autorità di settore nella prospettiva regolatoria’.
Non si è fatta attendere la replica della compagnia telefonica, che è ricorsa al Tar per chiedere l’annullamento del provvedimento con il quale l’Antitrust ha comminato la multa da 152 milioni di euro per abuso di posizione dominante. La decisione dell’Autorità, secondo il gestore, ‘punisce di fatto la posizione che Telecom Italia ha mantenuto, conquistandola sul mercato, anzichè il supposto sfruttamento illegittimo della stessa e vieta, in modo immotivato e in danno del mercato, il compimento di atti concorrenziali’.