Dopo quella europea, parrebbe che anche la mannaia americana voglia abbattersi su Google per come gestisce l’erogazione delle proprie app e dei servizi presenti sugli smartphone Android.
C'è però sicuramente un'anomalia di fondo: anche se Android è un sistema operativo open source, molte applicazioni che i consumatori acquistano o usano sono proprietà di Google (incluso, ad esempio, il Google Play Store, deputato a gestire la vendita delle app).
Android è libero o è proprietario?
Già nel 2011 la Federal Trade Commission degli Stati Uniti aveva avviato un'indagine su Google, che includeva solo marginalmente il problema della gestione delle licenze. Ora, però, come riporta Bloomberg, la FTC ha avviato un'indagine congiunta con il Dipartimento di Giustizia proprio sulle licenze di Android di Google: per il personale dell'FTC di Washington, su Android, Google dà priorità ai propri servizi creando restrizioni per quelli di terze parti.
Ma Google non trema: sa che l'azione intrapresa sulla sua condotta è ancora in una fase interlocutoria. Sa che l'indagine è, in ogni caso, nelle fasi preliminari, per cui potrebbe concludersi tranquillamente con un niente di fatto. Questo potrebbe far storcere il naso ai concorrenti della società di Mountain View.
Alcune aziende tecnologiche, infatti, guardano con scetticismo (e allarme) a questa manovra: sembra che sia un'azione dovuta che si dissolverà come una bolla di sapone. Non credono affatto alla volontà dell'FTC di andare realmente fino in fondo.