Dopo tanti annunci e tanta attesa, è finalmente entrato in funzione. Da ieri negli Stati Uniti è possibile usare Android Pay. Presentato lo scorso maggio durante la conferenza per sviluppatori Google I/O, il sistema di pagamento digitale ideato da Google per i dispositivi mobili che usano Android è arrivato dunque a vedere la luce, anche se per il momento solo in patria. Al 10 settembre 2015 pare che siano già più di 1 milione gli esercizi commerciali statunitensi abilitati, cioè quelli in cui l’utente può pagare beni e servizi attraverso il suo smartphone (o tablet o phablet) Android.
Android Pay (schermate)
Il cosiddetto “rollout”, ossia la distribuzione del sistema Android Pay sui vari dispositivi che lo supportano sarà graduale, cioè non è arrivata immediatamente a tutti gli utenti, ci vorranno alcuni giorni perché questo accada. Per poter usare Android Pay sarà comunque necessario avere un device con Android in versione KitKat 4.4 (o superiore) e installare l’apposita app, scaricandola da Google Play; per chi usava già Android Wallet sarà invece sufficiente fare l’aggiornamento dell’app.
Di sistemi digitali di pagamento cardless, simili ad Android Pay, ormai ce ne sono in giro diversi – ad iniziare da Apple Pay e Samsung Pay – ma il vero punto a favore di quello ideato da Google è che durante la transazione non viene mai comunicato al venditore il numero di carta di credito dell’acquirente. Un altro vantaggio è che gli utenti possono associare al proprio profilo Android Pay carte di diversi circuiti (Visa, Mastercard, American Express, Discover, ecc.) ed emesse da diverse banche. Al momento gli istituti di credito supportati sono: American Express, Bank of America, Discover, Navy Federal Credit Union, PNC, Regions Bank, USAA, U.S. Bank. Citi e Wells Fargo, ma pare che Google sia già al lavoro per aumentare le partnership per questo sistema di pagamento.
Android Pay (alcuni partner)
La prossima evoluzione prevista per Android Pay sarà la possibilità per l’utente di usare il sistema per pagare beni e servizi anche direttamente dalle app e di raccogliere in un unico posto tutte le carte fedeltà dei vari negozi.
A noi ora non resta che aspettare che Google stringa partnership anche con le banche della vecchia Europa e che quindi inizi ad abilitare l’uso di Android Pay anche sui POS presenti negli esercizi commerciali del nostro territorio.