Android 8.0, Google conferma il nome Oreo

Il colosso di Mountain View presenta al mondo consumer la sua ottava meraviglia e svela i dettagli delle novità.

A New York, in coincidenza con l’eclissi solare, Google ha presentato
il lancio in diretta streaming dell’ultima versione di Android, la 8.0, confermando
il nome Oreo trapelato nei giorni scorsi.

Come da tradizione, Google ha utilizzato il nome di un dolce per battezzare l'ottava
release dell’OS mobile più usato al mondo, sfruttando per la seconda volta una
partnership commerciale in luogo di un generico nome dolciario (come già
successo con KitKat 4.4).

Oreo porta con sé funzionalità innovative per l’utente finale e nuove soluzioni architetturali, alcune delle quali è stato possibile saggiarle in anteprima grazie alle
versioni preliminari del sistema operativo rilasciate nei mesi precedenti a
favore degli sviluppatori di app.

Dal punto di vista delle performance, Android Oreo introduce controlli
più stringenti sulle app in background così da sgravare la CPU da compiti
superflui e risparmiare sui consumi di batteria, mentre le ottimizzazioni legate
all'efficienza nell'utilizzo della memoria garantiscono tempi di avvio notevolmente
inferiori
.

Android Oreo Play Protect
Android Oreo Play Protect

È stata poi migliorata la sicurezza grazie all’implementazione nativa della
funzionalità Play Protect, il centro notifiche è stato rivisitato con le
notifiche delle app inserite in un canale separato e 60 emoji sono state riprogettate
per consentire agli utenti di arricchire e abbellire le chat.

Android Oreo emoji
Android Oreo emoji

Con Oreo debutta anche il Progetto Treble, una tecnologia ideata per
separare il software e le app di terze parti dal framework di Android così da
favorire l'accelerazione della distribuzione di nuove release e consentire ai
produttori OEM di rilasciare update/upgrade in maniera più celere.

Tutti i principali partner Google (Samsung, HTC, Huawei, Motorola,
Sharp, Sony e altri) lanceranno i nuovi dispositivi con l'ultima release di Android
(o aggiorneranno i rispettivi flagship attualmente sul mercato) entro la fine
dell’anno
. Per i terminali Google (Nexus e Pixel), invece, sono già disponibili al download le immagini di sistema da installare manualmente.

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