Con l’arrivo di iOS 18.1 su tutti gli iPhone gli utenti sono rimasti sorpresi dalla possibilità di personalizzare anche le icone del sistema operativo. Una nuova funzionalità a cui gli utenti Google erano già abituati in precedenza, ma che poi hanno visto perdere per strada una serie di possibilità molto interessanti. Sembra però che su Android 16 torneranno le forme delle icone personalizzate.
Questa funzionalità è stata individuata nell’ultimo aggiornamento ad Android 15 QPR2 Beta 1 e pubblicata sul canale Telegram Google News. È da Android 12 che questa opportunità di personalizzazione era stata rimossa e che agli utenti più “smanettoni” aveva lasciato una certa nostalgia. Nondimeno, sembra che il colosso di Mountain Views abbia deciso di riproporla con l’uscita del nuovo sistema operativo.
Una notizia importante che appare anche una sfida di Android 16 a iOS viste le recenti novità approdate sul sistema operativo Apple. Vediamo insieme nel dettaglio questa interessante novità che potrebbe arrivare a breve su molti smartphone dotati del sistema operativo di Google.
Come saranno le forme delle icone personalizzate su Android 16
Sembra che Google sia tornata sui suoi passi da quel lontano Android 12 quando abbandonò una serie di funzionalità volte alla personalizzazione del sistema operativo. Ricordiamo che il Robottino Verde si è sempre contraddistinto per la sua elevata possibilità di personalizzazione, spesso soprannominato il sistema operativo su misura. Ecco perché su Android 16 un grande ritorno potrebbe sorprendere.
Secondo quanto pubblicato sul canale Telegram Google News, le forme delle icone personalizzate potrebbe tornare, ma con alcune limitazioni. Infatti, la versione beta attuale propone solo sei forme di icone che è possibile personalizzare. Nello specifico c’è il cerchio, il quadrato con angoli arrotondati, una stella e alcune icone arrotondate di forma geometrica.
Google potrebbe decidere di perfezionare o implementare le forme delle icone personalizzate su Android 16. Di contro, Big G potrebbe anche non lanciare affatto questa “storica” funzionalità abbandonata dall’ormai lontano Android 12.