Come spesso capita le versioni beta di un sistema operativo includono feature e funzionalità che non trovano spazio nella versione stabile e definitiva dell’OS: è il concetto stesso alla base della beta, dove gli sviluppatori e gli utenti testano un pool di feature che non è detto troveranno posto nella build pronta al lancio finale.
È quello che è accaduto anche a Google durante i mesi di sviluppo di Android 12L, la particolare versione del sistema operativo mobile indirizzata ai foldable, tablet e Chromebook.
Android 12L non dispone più di questa feature nella versione stabile
Infatti, come scoperto in queste ore dal sempre affidabile Mishaal Rahman, ex penna di alto livello di XDA, il team di sviluppo del colosso di Mountain View ha rimosso una particolare feature testata nel periodo di beta di Android 12L e un tempo presente nella schermata del multitasking.
While I'm on the subject of removed features, Android 12L drops those proactive chips that were shown in the recents overview.https://t.co/52z6WfBrxV
Here's a screenshot of an example of this feature while it was in testing, via https://t.co/BIiojuJZCr pic.twitter.com/iepPVWiTbn
— Mishaal Rahman (@MishaalRahman) March 9, 2022
Com’è possibile notare nell’immagine sottostante, nelle versioni beta di Android 12L nel menu del multitasking era presente una comoda “chips” di Google Translate che permetteva di tradurre rapidamente il testo presente in un’applicazione. Non è ben chiaro il motivo che ha spinto il team di sviluppo di Android 12L a rimuovere la feature nella versione finale, ma sta di fatto che non ve ne è più traccia nei dispositivi che hanno già installato il nuovo aggiornamento.
Restando in tema di Android 12L, in queste ore è venuto a galla un singolare bug della status bar che si sovrappone alla porzione superiore della UI di alcune applicazioni. Diversi utenti, infatti, hanno notato che la status bar sconfina quando si utilizza Snapchat, Google News, un particolare client di terze parti di Twitter e non solo. Non è ancora chiaro se il bug in questione dipenda dagli sviluppatori che non hanno ancora aggiornato a dovere le proprie app oppure da Google.