Presto potremo lasciare in tasca il portafogli anche quando si tratta di mostrare la carta d’identità o la patente, purché siano dotati di chip elettronico. Infatti, grazie alle speciali API, Android Identity Credential – supportate dai nuovi processori di Qualcomm – sarà possibile utilizzare lo smartphone per mostrare i nostri documenti personali.
Android 11: la nostra carta d’identità
Le API di Google capaci di digitalizzare non sono una novità assoluta, sono già state anticipate tempo fa, ma ora finalmente sappiamo ufficialmente che il prossimo anno ci saranno dei chip in grado di supportarle. Nello specifico, si tratterà di Snapdragon 865 e Snapdragon 765, appena annunciati dal colosso americano.
Non sappiamo come funzionerà la verifica dei documenti, che certamente verrà fatta tramite appositi strumenti di controllo, ma il modo in cui gestiremo la nostra patente e carta d’identità non sarà troppo diverso dal metodo adottato già oggi per le carte di credito e debito: compariranno nel nostro wallet personale e saranno accessibili (sicuramente) solo tramite qualche forma di autenticazione.
Una novità interessante quanto delicata, che avrà certamente bisogno di diverso tempo affinché – una volta pronto il supporto – sia accettata universalmente in tutti i paesi del mondo. Ci vorrà cautela, ed è comprensibile, il timore che i documenti virtualizzati siano a rischio contraffazione è fondato perché non conosciamo a fondo la tecnologia che sarà utilizzata: starà al framework adottato da Google eliminare ogni dubbio.