Alzi la mano chi non ha mai chiuso l’app sbagliata sul proprio telefono Android per errore, ad esempio visualizzando le app in esecuzione, magari mentre si stava scrivendo qualcosa in chat, su un social network o in una email, perdendo così tutto quanto. Con la nuova versione di Android 11 sarà più semplice porre rimedio a questi errori e ripristinare le app chiuse di recente diventerà un gioco da ragazzi.
Android 11: novità per la gestione delle app
Adesso, quando chiudiamo per sbaglio un’applicazione, quello che solitamente facciamo è riavviarla, perdendo nella maggioranza dei casi tutto quello che stavamo facendo (scrivendo, caricando immagini, elaborando video o foto, etc.) prima di chiuderla. Android 11, invece, secondo quanto anticipato, manterrà in memoria le informazioni relative all’ultima app chiusa, ma solo fino a quando gli utenti non escono dal menu Recenti o chiudono una seconda app.
Questa novità in arrivo con il prossimo sistema operativo mobile di Google è stata individuata nella versione di Android 11 DP3 (Developer Preview, ovvero l’anteprima riservata agli sviluppatori) e consente agli utenti di ripristinare l’ultima app chiusa dal menu delle app recenti. Basterà semplicemente scorrere verso il basso dalla parte superiore dello schermo per annullare l’errore commesso. In pratica bisognerà effettuare il gesto a quello che solitamente usiamo per chiudere le app nello stesso menu, facendole scorrere verso l’alto.
A notare per primo questa utile feature del prossimo sistema operativo del robottino verde è stato Mishaal Rahman di XDA Developers, che ha diffuso la notizia con un post pubblicato su Twitter in cui mostra, in un rapido video come funziona all’atto pratico il ripristino dell’ultima app chiusa su Android 11.
A change that has been in testing since the early Android 10 (Q) betas is back: the timing to "undo" closing a recent apps page is much longer than before. pic.twitter.com/Ld5sXmaMWs
— Mishaal Rahman (@MishaalRahman) April 23, 2020
Anche altri utenti che stanno testando l’OS di Big G hanno voluto provare questa funzionalità, affermando però che per ora non è ancora perfetta e che non sempre funziona correttamente.
Precisiamo che Google non ha ancora ufficializzato tale feature, quindi non è detto che sarà presente anche nella versione pubblica.