Nonostante il Coronavirus stia scompaginando il calendario eventi in tutto il mondo, sembra che Google non voglia invece annullare la conferenza I/O 2020. Proprio in questi giorni, il colosso di Mountain View sta contattando i vari partecipanti all’evento, ricordando il pagamento della fee di ammissione di 1150 dollari per il pubblico e di 375 dollari per i media. Stando a questi rumor, Android 11 verrà lanciato come da programma, senza interruzioni o rallentamenti di alcun tipo.
La clausola che Google ha previsto, considerando l’emergenza legata all’epidemia, è l’avviso per cui l’annullamento gratuito all’I/O Conference sia possibile entro il 15 Aprile 2020. Il fulcro dell’evento sarà proprio il lancio della nuova release del sistema operativo del robottino verde, dove verranno ufficialmente tolti i veli a quelle che saranno le nuove caratteristiche e funzionalità a bordo degli Android-phone. Gli sviluppatori invece, già da qualche tempo, stanno testando la beta di Android 11, conoscendone in anteprima e in via prototipale le principali features.
Va ricordato come da ieri anche Google registri un dipendente infetto. Succede però a Zurigo e l’azienda ha messo in campo tutto quanto utile per isolare l’infezione ed evitare situazioni di contagio.
Android 11: quali saranno le nuove funzionalità?
Primo fra tutti, il nuovo sistema offrirà delle nuove API che consentiranno il supporto alle reti 5G. Così facendo gli sviluppatori potranno sfruttare l’elevata velocità offerta dalla linea e la bassa latenza. Anche la stima della larghezza di banda verrà calcolato di default senza che l’applicazione debba ogni volta calcolarne le stime.
Ci sarà il sarà anche una gestione migliorata per le schermate dei device a doppio schermo (pensiamo al Samsung Galaxy Fold, lo Z Flip, il Motorola Razr, al V60 di LG) e per i device con display a cascata sui bordi: o al nuovo Vivo APEX 2020, OnePlus 7T Pro, S20 Ultra. I programmatori di app potranno gestire al meglio quelle porzioni di schermo aggiuntive, senza un’impostazione separata da parte dei produttori OEM.
Graficamente ci si aspettano diverse novità e, fra tutte, quella che desta più curiosità è la possibilità di chiudere le app in bolle, un po’ come avviene per la chat di Facebook Messenger. Novità anche per il copia e incolla all’interno del sistema operativo, non solo per il testo, ma anche per le immagini. La registrazione dello schermo, come applicativo di sistema (come avviene su iPhone da iOS 11), sarà con ogni probabilità fra le features più apprezzate dagli utenti.
Sul versante della sicurezza, Google ha dedicato molte attenzioni: la semplicità in Android 11 sarà la parola chiave per le richieste di autorizzazione di app esterne sul software.