Nonostante gli Stati Uniti siano stati uno dei primissimi paesi ad utilizzare i cellulari non si può certo dire che la loro diffusione sia capillare, nè che i nuovi servizi a valore aggiunto abbiano fatto breccia più di tanto nelle abitudini americane. A differenza del resto del mondo, ad esempio, gli SMS ancora stentano in USA, nonostante siano ormai stati lanciati dal novembre 2001. Colin Matthews, Presidente di InphoMatch, azienda che fornisce soluzioni di interconnessione SMS ad i maggiori operatori mobili americani, ha affermato che le possibilità di sviluppo degli SMS negli USA sono enormi, data la loro scarsa diffusione e dato l’altissimo numero di servizi che questi possono veicolare. La cosa ovviamente fa gola ai gestori americani che tentano in ogni modo di aumentare il guadagno medio per utente, l’ARPU.
La possibilità di far utilizzare il cellulare anche per altri scopi, oltre che per le chiamate voce, stimola non poco i gestori e le aziende che vi gravitano intorno. Un modo per pubblicizzare gli SMS potrebbe consistere nel seguire quello che è stato fatto in Europa grazie a programmi radiotelevisivi che hanno garantito l’interattività con i messaggi. Ad esempio grande successo ha ottenuto un programma di MTV che consentiva di votare il proprio video musicale preferito via SMS, ma vi sono anche altri esempi di programmi TV che hanno avuto successo anche grazie al connubio con gli SMS, come il ‘Grande Fratello’, ‘Popstar, Survivor’, ‘Operazione Trionfo’ e ‘Chi vuol essere milionario?’, inoltre servizi addizionali come scaricare nuovi loghi o suonerie via SMS, potranno allargare ancora di più il possibile mercato. La cosa paradossale è che i gestori americani già possiedono i centri servizi messaggi adatti per veicolare servizi del genere, ma ancora esitano nel lanciarli. Eppure gli SMS potrebbero rivelarsi la vera killer application dei servizi dati, in particolar modo negli USA dove questi sono ben poco sviluppati.