All’inizio la percezione maggiore più sentita è stata quella di una rivoluzione. Nokia il più grande vendor mondiale di telefonia, iventava padrone assoluto di Symbian, sistema operativo leader del comparto, e simbolo indiscusso dell'open source per il mobile.
Le preoccupazioni riguardavano in particolari i timori circa un possibile "Conflitto di interessi" per Nokia stessa che avrebbe potuto precludere un reale sviluppo di questa piattaforma open source, con innegabili effetti negativi per gli acquirenti che avrebbero così perso la possibilità di avere soluzioni basate su un codice aperto e quindi a costi più contenuti.
Non sembra questa però la strada che Nokia vuol seguire; anzi, la politica del vendor finlandese è quella di allargare il più possibile la Symbian Foundation; ed è in quest'ottica che proprio in questi giorni altri nuovi membri si sono accodati al gruppo di sostenitori di questo grande progetto, e tra essi troviamo anche due operatori italiani, TIM e 3, che andranno ad unirsi ai già 30 membri presenti, i cui principali sono AT&T, LG Electronics, Motorola, Sony Ericsson e Vodafone.
Oltre ad essi la nuova cordata comprenderà anche Aplix, EB, Marvell, Sasken Communication Technologies, TietoEnator e EMCC sOFTWARE, il cui CEO, Leigh Edwards, ha recentemente dichiarato come la Symbian Foundation, ed il suo progetto di sviluppo di una piattaforma di codice open source, basato sul sistema operativo Symbian e le UI Nokia S60, DoCoMo MOAP, e UIQ, possano rappresentare una vera e propra rivoluzione nell'industria della telefonia, finanche a trasformarla nelle sue regole e nei suoi meccanismi.
Anche TIM e 3 nella Symbian Foundation
Si allarga la Symbian Foundation a cui collaboreranno anche gli operatori italiani TIM e 3.