Negli ultimi mesi sembra che siano in molti a voler creare il proprio sistema operativo. Oltre Google, Apple e BlackBerry, ormai a contendersi il mercato ci sono anche Samsung con il suo Tizen, Firefox con il suo omonimo OS, Ubuntu e le varie altre incarnazioni di Android – che sono più che altro delle rielaborazioni del sistema operativo di Google per dispositivi mobili – come ad esempio MIUI di Xiaomi, Oxygen OS di One Plus, Flyme OS di Meizu, ColorOS di Oppo, YunOS di Alibaba, ecc.
Tencent OS (presentazione)
Anche Tencent ha voluto giocare questa carta. Il grande provider cinese – proprietario dei notissimi software per l’instant messagging QQ e WeChat – ha lanciato un suo sistema operativo , destinato a vari apparecchi, come smart tv, console, caschi per la realtà virtuale, smartwatch e altri embbeded device in grado di connettersi a Internet. Qui potete vedere un primo video di presentazione. A gennaio era già stata una prima edizione della stesso OS, esclusivamente dedicata agli smartphone.
Tra le sue più importanti feature vanno annoverate: la predisposizione per gestire le transazioni di denaro, i comandi vocali, la possibilità di offrire connettività Internet a basso livello e la sincronizzazione dei dati con un account Tencent.
Dalla sua questa piattaforma ha la grossa popolarità del brand, soprattutto in patria, e il fatto che non avrà costi di “licensing” – così come accade per Android – ossia i produttori potranno usarlo per i loro dispositivi senza pagare i diritti di utilizzo a Tencent.
Ren Yuxin, il Chief Operating Officer della società, ha dichiarato che Tencent non si occuperà di produrre direttamente dei device. Le cinesi ZTE, Huawei e Lenovo hanno già stretto accordi per usare TOS (Tencent Operating System) in alcuni dei loro futuri dispositivi. Ma non solo. Pare che anche il produttore americano di chip Qualcomm sia già della partita. Dunque il progetto parte già con 4 partner di peso. La strada per la diffusione di questo nuovo OS cinese potrebbe essere in discesa.
Tencent OS (cartellone)