AMD potrebbe essere il primo cliente di Samsung ad adottare i suoi chipset a 3 nanometri, mentre le sue entrate annuali pare che stiano aumentando del 65%: questo è quanto emerge da un recente report online.
AMD: la prima azienda al mondo a portare chip a 3 nm
Un recente rapporto ha appena rivelato che AMD potrebbe essere il primo cliente della tecnologia di processo a 3 nm all’avanguardia di Samsung Foundry. La notizia arriva anche quando il Team Red vede grandi prestazioni annuali, che hanno segnato un’impressionante crescita del 65% rispetto allo scorso anno.
Secondo WccFTech, le fonti di DigiTimes vicine al settore ritengono che la stretta relazione di TSMC (Taiwan Semiconductor Manufacturing Company) con Apple con sede a Cupertino abbia portato AMD a prendere in considerazione la scelta di Samsung per i suoi ordini a 3 nm. La società non sarebbe l’unico gigante della produzione di semiconduttori ad osservare la fonderia sudcoreana, poiché anche Qualcomm pare che sia presumibilmente interessata ai nodi di processo a 3 nm di Samsung.
Secondo quanto riferito, il motivo principale per entrambi i principali produttori di chip è dovuto alla loro insoddisfazione per la relazione di TSMC con il produttore di iPhone. Indipendentemente da queste voci, il colosso taiwanese inizierà la produzione della sua tecnologia di processo a 3 nm nella prima metà del prossimo anno. Tuttavia, è probabile che Apple sia uno dei, se non il primo, cliente del processo a 3 nm di TSMC poiché si ritiene che l’azienda taiwanese dia la preferenza ad Apple nell’acquisto di semiconduttori prodotti utilizzando le sue tecnologie avanzate.
In un rapporto separato di IC Insights, anche il noto produttore americano di chip per PC ha visto una grande performance quest’anno. AMD dovrebbe essere collocata in cima alla lista di IC Insight delle prime dieci aziende di semiconduttori in crescita per il 2021. In particolare, l’aumento arriva anche dopo una forte performance registrata anche nel 2020, in cui la società ha visto una crescita dei ricavi del 45% su base annua raggiungendo i 9,8 miliardi di dollari USA.