La fruizione di musica in streaming su territorio britannico è raddoppiata nel corso degli ultimi 12 mesi rispetto all’anno precedente, con ascolti in streaming che superano i 500 milioni a settimana. Partendo da questi dati, Amazon ha pensato bene di aprire il servizio Prime Music, già attivo negli Stati Uniti, anche ai sudditi di Sua Maestà Elisabetta II.
Un milione di brani a disposizione
Il servizio non potrà ancora essere all'altezza di Spotify o di Apple Music, non avendo a disposizione che un milione di brani (Apple Music e Spotify si aggirano sui 30 milioni) e alcuni buchi importanti nel catalogo (mancano all'appello artisti del calibro di Amy Winehouse, Eminem, Katy Perry, Abba e Kanye West), ma ha l'evidente vantaggio di appartenere alla famiglia Prime, cosa che comporta l'accesso agli album in CD o MP3 acquistati su Amazon (compresi quelli degli artisti succitati fuori catalogo).
"Il consumo di musica è in continua evoluzione e noi vogliamo mantenere il passo con questa evoluzione," ha dichiarato Paul Firth, dirigente del settore musicale di Amazon UK, alla BBC aggiungendo che «noi vogliamo dare lo streaming musicale "alle masse"».
Il sito Amazon.co.uk
Il prezzo degli analoghi servizi di streaming in Inghilterra è di circa £120 all'anno: ad Apple Music (dopo una prova gratuita di tre mesi) si accede tramite abbonamento a per £9,99 (o 14,99 in caso di sottoscrizione Family) al mese; Spotify offre un abbonamento mensile a £9,99 e un abbonamento gratuito comprendente annunci pubblicitari.
I clienti Prime di Amazon pagano già £79 euro all'anno per una serie di servizi tra cui il video on demand in streaming, la consegna gratis per il giorno successivo della merce comprata sullo store online e l'accesso alla biblioteca Kindle. Negli Stati Uniti Prime Music, lanciato l'anno scorso, è stato un incredibile successo. In casa Amazon sperano di bissare anche nel Regno Unito.
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