Il prezzo di Amazon Prime aumenterà. Purtroppo a farne le spese saranno gli utenti del Canada che dovranno affrontare una rimodulazione al rialzo non indifferente. Per ora, quindi, anche in questo caso l’Italia se l’è scampata.
Recentemente Amazon Prime aveva aumentato i costi di abbonamento negli Stati Uniti lasciando tutti i clienti con l’amaro in bocca. I prezzi erano lievitati del 17%, facendosi sentire nelle tasche degli americani. Nondimeno, un paio di mesi dopo, ecco che ora una cosa simile sta toccando chi vive in Canada.
Scopriamo insieme cosa sta succedendo e perché la società ha deciso di alzare i prezzi per continuare a godere dei suoi interessanti servizi. Forse queste rimodulazioni potrebbero essere un presagio per ciò che attende inevitabilmente anche l’Italia?
Amazon Prime: aumentano i costi in Canada
Il Toronto Star qualche giorno fa aveva annunciato che Amazon Prime stava aumentando i prezzi per il suo abbonamento a partire dal mese prossimo. Il motivo è molto semplice: il costante investimento che la società fa per offrire contenuti competitivi e sempre migliori ai suoi abbonati.
Questo è il primo aumento da quando Amazon Prime ha fatto il suo primo debutto in Canada nell’ormai quasi lontano 2013. In sostanza, gli utenti dovranno pagare 99 dollari l’anno, per l’abbonamento annuale, oppure 10 dollari al mese, per l’abbonamento mensile.
Prima dell’attuale aumento l’abbonamento annuale costava agli iscritti Prime 79 dollari, mentre quello mensile 8 dollari. Diciamo che questa rimodulazione si farà sentire in modo abbastanza prepotente. Tuttavia, la società ha promesso notevoli migliorie dall’entrata in vigore di questi aumenti.
Ad esempio, Amazon Prime ha dichiarato che le spedizioni saranno ancora più rapide, la consegna in un giorno non richiede alcun acquisto minimo, nuovi contenuti per il servizio Prime Video e altri ampliamenti che arriveranno nel corso dei prossimi mesi.
A inizio anno Amazon Prime aveva annunciato aumenti per gli utenti degli Stati Uniti. Settimana scorsa ha annunciato un aumento dei costi in Canada. Ora ci chiediamo se tra i prossimi “fortunati” ci sarà anche l’Italia e, nel caso, quando potrebbe arrivare questo triste annuncio.