Amazon: aumenti del 5% per caro carburante e inflazione

Mercoledì 13 aprile 2022 Amazon ha annunciato che applicherà aumenti del 5% ai venditori a causa del caro carburante e dell'inflazione.
Amazon: aumenti del 5% per caro carburante e inflazione

Ancora aumenti da “casa” Amazon? Fondamentalmente sì. Infatti, il colosso degli eCommerce, mercoledì 13 aprile 2022, ha fatto sapere che presto aumenterà del 5% i prezzi a causa del caro carburante e dell’inflazione dilagante.

Una buona notizia, almeno in parte, è che questi rincari saranno applicati solo ai venditori di terze parti che utilizzano i suoi servizi di evasione ordini. L’altra buona notizia, anche in questo caso solo in parte, è che a essere colpiti da questa rimodulazione dei costi saranno i venditori statunitensi.

Purtroppo però, con molta probabilità, nel primo caso questi aumenti verranno trasferiti sugli acquirenti, con una rimodulazione dei prezzi degli articoli in vendita. Nel secondo caso, invece, anche se attualmente Amazon sta applicando questa politica solo negli Stati Uniti, non è difficile che possa succedere una cosa simile anche in Italia.

Con questa decisione, Amazon sta cercando in tutti i modi di compensare i propri costi modificando quindi le commissioni ai venditori. Questi, come potranno recuperare il 5% in più? Ovviamente, facendolo pagare agli acquirenti.

Amazon fa una sorpresa ai suoi venditori

Amazon ha perciò deciso di fare una sorpresa ai suoi venditori annunciando che, fra circa due settimane, aggiungerà “un supplemento carburante e inflazione” di circa il 5% alle commissioni stabilite con i venditori di terze parti che utilizzano i suoi servizi di evasione ordini. Ecco l’annuncio dell’azienda comunicato il 13 aprile 2022:

Il supplemento si applicherà a tutti i tipi di prodotti, come non abbigliamento, abbigliamento, merci pericolose e articoli piccoli e leggeri. Il supplemento si applicherà a tutte le unità spedite dai centri logistici a partire dal 28 aprile.

Perché Amazon ha deciso di toccare le commissioni che ricava dai venditori di terze parti? La società, tramite un suo portavoce, ha fatto sapere alla CNBC che non è solo una questione di inflazione e caro benzina, ma anche di strascichi di un’economia piegata dal Covid-19:

Nel 2022 ci aspettavamo un ritorno alla normalità con l’allentamento delle restrizioni di Covid-19 in tutto il mondo, ma il carburante e l’inflazione hanno presentato ulteriori sfide. Non è ancora chiaro se questi costi inflazionistici aumenteranno o diminuiranno, o per quanto tempo persisteranno, quindi anziché una modifica permanente delle tariffe, utilizzeremo per la prima volta un supplemento carburante e inflazione, un meccanismo ampiamente utilizzato in fornitori di filiera.

Questo annuncio arriva dopo soli pochi giorni che Amazon Prime ha aumentato il suo prezzo in Canada.

Fonte: CNBC

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