Altroconsumo prepara una class action contro Samsung

In ballo un risarcimento per non aver potuto usufruire della memoria dichiarata dal produttore.

Chiunque possieda uno smartphone o un tablet Samsung dei modelli indicati nella tabella qui in basso, acquistato nel periodo segnalato di fianco e in possesso della prova d’acquisto, può aderire alla class action preparata da Altroconsumo. Il motivo? I consumatori non hanno potuto usufruire della memoria dichiarata dal produttore sudcoreano. Altroconsumo propone di scaricare un modulo di adesione, compilarlo e allegare i documenti necessari entro e non oltre il 28 novembre 2017.

         
Smartphone Data d'acquisto
Ace 4 SM-G357FZ Tra il 16/8/2009 e il 19/12/2014
Ace II Tra il 16/8/2009 e il 19/12/2014
Core Plus SM-G350 Tra il 16/8/2009 e il 19/12/2014
Express II SM-G3815 Tra il 16/8/2009 e il 19/12/2014
Grand Neo GT-I9060 Tra il 16/8/2009 e il 19/12/2014
Mini 2 Tra il 16/8/2009 e il 19/12/2014
S III Mini GT-I8200 Tra il 16/8/2009 e il 19/12/2014
S III Neo GT-I9301 Tra il 16/8/2009 e il 19/12/2014
S4 mini (3G + 8GB) Tra il 16/8/2009 e il 19/12/2014
S4 mini GT-I9195 Tra il 16/8/2009 e il 19/12/2014
S5 mini SM-G800F Tra il 16/8/2009 e il 19/12/2014
X Cover Tra il 16/8/2009 e il 19/12/2014
X Cover 2 Tra il 16/8/2009 e il 19/12/2014
Young Tra il 16/8/2009 e il 19/12/2014
S4 GT-I9505 Tra il 16/8/2009 e il 24/11/2014
S5 SM-G900F  Tra il 16/8/2009 e il 24/11/2014
 Tablet Data d'acquisto 
Note Pro Tra il 16/8/2009 e il 19/12/2014
Tab 3 10.1 Tra il 16/8/2009 e il 19/12/2014
Tab 3 8” Tra il 16/8/2009 e il 19/12/2014
Tab 3 Lite Tra il 16/8/2009 e il 19/12/2014
Tab 4 10.1 Tra il 16/8/2009 e il 19/12/2014
Tab S 8.4 Tra il 16/8/2009 e il 19/12/2014
Tab S 10.5 Tra il 16/8/2009 e il 24/11/2014

Le analisi in laboratori condotte da Altroconsumo avevano dimostrato che negli smartphone e tablet venduti fino al dicembre 2014 la memoria mediamente per un terzo della capacità dichiarata dal produttore era già occupata da sistema operativo e app preinstallate. Uno scostamento tra memoria dichiarata ed effettiva che arrivava sino al 40%. Una pratica commerciale scorretta tra l'altro già sanzionata da parte dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato nel 2014 con una multa di un milione di euro comminata a Samsung.

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