Diversi sono i prodotti che Alcatel ha deciso di portare a Las Vegas. Per il CES 2015 TCL (l’azienda cinese che al momento detiene i diritti per l’utilizzo del noto brand, originariamente francese) ha scelto di presentare nuovi modelli di smartphone, un tablet e il suo primo smartphone: il tutto sotto le insegne della linea One Touch.
Gli smartphone sono 3, tutti contrassegnati dal nome Pop 2, hanno un processore quad-core a 64 bit (lo Snapdragon 410 con clock a 1,2GHz) e sono compatibili con le reti di quarta generazione (LTE cat. 4).
Alcatel OneTouch Pop 2
Il più piccolo di questi è dotato di uno schermo da 4 pollici con risoluzione limitata (480×800 pixel), mentre il più grande ne possiede uno IPS da 5 con risoluzione 1080p e batteria da 2500mAh. I modelli minori si fermano solo alla versione 4.4 (KitKat) del sistema operativo Android, mentre quello da 5 pollici – disponibile solo in colore bianco e nero "Volcano" – si concede l’ultimo degli aggiornamenti, ossia Lollipop. Per le versioni da 4 e 4,5 pollici – concepite per un pubblico più giovane – le colorazioni disponibili per le cover posteriori sono 9 e vanno dal blu acqua al lavanda, dal verde giada al giallo limone ecc. Oltre a questo, i due device sono forniti anche di doppio slot per la SIM.
Del tablet denominato Alcatel One Touch Pop 10 sappiamo ben poco: è equipaggiato di 8GB di memoria, un SoC quad-core MediaTek – di cui però non si conosce nome del modello, né velocità di clock – una fotocamera posteriore da 5 e una frontale da 2 megapixel. Il suo chassis è spesso soli 7,9 mm, ma il suo peso ammonta a 400 grammi: che non è pochissimo, certo, ma nemmeno tanto, se consideriamo che ha un display da 10’’ IPS (da cui il nome). Al primo sguardo sembra proprio un netbook – ovviamente nella versione con tastiera acclusa, che pare monti anche un piccolo trackpad.
Alcatel OneTouch Smartwatch
Passiamo dunque allo smartwatch, il primo che arriva sul mercato con il marchio Alcatel. Di dimensioni discrete e con schermo circolare (da 1,22 pollici), il OneTouch Watch a molti sembrerà persino elegante se per un attimo si mettono da parte i dubbi sul cinturino in gomma. La cassa dell’orologio è in metallo: questo elemento probabilmente gli è valso la certificazione IP67, ossia la resistenza ad acqua, polvere e sporco. Il suo OS non è Android Wear, ma sarà comunque compatibile con il sistema operativo di Google e con iOS. Presenti comunque tutti i sensori minimi e necessari per le funzioni tipiche di uno smartwatch contemporaneo: accelerometro, giroscopio, altimetro e bussola.
Non essendo dotato di connessione WiFi e non potendosi collegare alla rete mobile, l’apparecchio deve funzionare necessariamente in parallelo con uno smartphone attraverso la tecnologia Bluetooth. Può svolgere parecchie operazioni, come ricevere notifiche dal cellulare, monitorare i cicli del sonno, fare da contapassi, registrare le calorie bruciate, contare la distanza percorsa e comandare la fotocamera, il player audio e la galleria fotografica dello smartphone. La batteria da soli 210mAh, seppur molto risicata, promette un’autonomia notevole compresa tra i 2 e i 5 giorni: si ricarica via USB, la porta ha dimensioni standard (non micro) e pare sia abilmente nascosta nell’attacco del cinturino. Ciò detto, il suo prezzo farà sicuramente gola a parecchi: soli 149 Dollari.
In concomitanza con la presentazione di questi nuovi apparecchi al salone di Las Vegas, per Alcatel va segnalato anche lo sbarco ufficiale negli USA con l’apertura ufficiale dello store online americano (a quanto pare gestito da Amazon). Il brand è parecchio noto in Europa (sin dai tempi in cui era in mano francese), così come TCL vende abbastanza bene in Cina e nel mercato asiatico in generale, ma lo sbarco vero e proprio in Nord America finora non c’era stato. Ora invece ci siamo: l’azienda è decisa ad aggredire gli Stati Uniti con i suoi prodotti. Fra un paio di mesi – a marzo – seguirà a ruota anche l’apertura del negozio online canadese.
Per informazioni sulla nuova linea di smartphone Alcatel PIXI, anch’essa annunciata in concomitanza del CES, vi rimandiamo a questo articolo.