Di auricolari in commercio con tecnologia a conduzione ossea ce n’è qualche modello, ma questa tecnologia non si è largamente diffusa a causa di alcuni suoi limiti intrinsechi, che avrebbero conseguenze dirette sulla qualità dell’audio. Apple però sembra aver in cantiere un modo per migliorare i sistemi di conduzione ossea ed avrebbe depositato l’idea all’interno di un brevetto, che – perché no – potrebbe concretizzarsi su un paio di AirPods future.
Apple: la conduzione ossea che “funziona”
Secondo quanto trapelato dai documenti, i problemi della tecnologia di conduzione ossea si potrebbero risolvere intervenendo su due ambiti: i suoni udibili e la compressione. Non solo: il segreto sarebbe quello di combinare la conduzione ossea alla trasmissione audio attraverso l’orecchio, sfruttando l’aria.
Cercando di semplificare, l’idea prevede di suddividere i suoni in tre categorie: a bassa, media e alta frequenza. I primi due tipi di segnali acustici potrebbero essere rielaborati prima singolarmente e poi compressi insieme in modo da poter essere efficacemente trasmessi attraverso la conduzione ossea. Le onde audio ad alta frequenza invece non dovrebbero mai essere inviate in questo modo all’utente poiché non verrebbero recepite. Per loro, la soluzione più efficace è quella di utilizzare l’aria come mezzo di trasporto direttamente all’interno dell’orecchio, pur senza far “tappare” in alcun modo lo stesso. Il risultato dovrebbe essere un suono complessivo qualitativamente soddisfacente.
Per il momento si tratta solo di un brevetto e non sappiamo, effettivamente, se questa nuova interpretazione dell’invio di suoni attraverso la conduzione ossea potrebbe essere realmente valida.