Ci siamo: ecco i famigerati AirPods con portaUSB Type C realizzati dallo stesso ragazzo che ha realizzato il primo iPhone dotato di porta standard.
Sappiamo tutti che i PC, gli iPad di fascia media e alta della mela hanno la USB di tipo C. Al contrario, AirPods, periferiche, iPhone e iPad base godono della vetusta porta Lightning che oramai ha più di 10 anni di vita. Sono in molti a sperare che la mela si conformi al nuovo standard, come vorrebbe anche l’Unione Europea, visto che sta emanando diverse leggi in merito.
Uno standard unico renderà i prodotti di casa Apple più versatili: immaginate che bello. Un unico grande caricatore multiporta (pensiamo a questo di Anker da 40W che costa solo 26,99€ con ben 5 porte Power Delivery) con tutti cavi USB C. Finalmente non si dovrà impazzire con i millemila cavi: microUSB, miniUSB, Type C, Lightning, più quelle proprietarie dei vari wearable o di Apple Watch.
Si dice che l’OEM di Cupertino passerà alla nuova porta nel 2023 e questa sarà presente sia sulle cuffie che sulle periferiche del brand, ma anche sui telefoni di nuova generazione.
AirPods USB C fan-made: fantastici è dir poco
Ora però, su YouTube, un noto ingegnere e designer (Ken Pillonel, già famoso per aver realizzato un iPhone USB C) ha mostrato un prototipo funzionante di AirPods con la custodia avente la connettività di tipo C.
Per chi non lo sapesse, Pillonel è uno studente di robotica che studia presso l’Istituto Federale Svizzero. Lo scorso anno ha realizzato un concept funzionante di iPhone con YSB C e adesso ha trasformato la custodia delle cuffiette Bluetooth della mela.
Si nota che quesi AirPods modificati sono più piccoli e anche la custodietta è più piccola dell’originale. Non troviamo più la Lightning ma il nuovo standard anche se ha ammesso che la sostituzione, in questo caso, è stata più complicata del previsto. Tuttavia, la comodità di usare lo stesso cavo per caricare computer, telefono, cuffie, tablet è impagabile.
Come detto, sono in molti a ritenere che Tim Cook adotterà la porta USB C vista anche la pressione fatta dall’Unione Europea. Sicuramente gli sforzi di Pillonel sottolineano come tutto questo possa essere possibile. Speriamo solo che Apple si sbrighi ad adottare la nuova tecnologia.