Agenzia delle Entrate violata da LockBit: 78GB di dati trafugati

LockBit ha rivendicato in queste ore un attacco all'Agenzia delle Entrate dichiarando di aver rubato 78GB di dati presenti nei loro sistemi.
Agenzia delle Entrate violata da LockBit: 78GB di dati trafugati

Il ransomware LockBit, collegato all’omonima famigerata banda di cybercriminali, ha rivendicato in queste ore un attacco ai danni della nostra Agenzia delle Entrate. Secondo una pubblicazione di questa cyber gang, i dati trafugati e ora in loro possesso sarebbero pari a 78GB.

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Se questo venisse confermato il pericolo di privacy per molti sarebbe elevato. I documenti digitali conterrebbero informazioni sensibili legate a report finanziari, contratti e tanto altro. Sul loro data leak site, LockBit, ha pubblicato il seguente comunicato:

L’Agenzia delle Entrate, operativa dal 1° gennaio 2001, nasce dalla riorganizzazione dell’Amministrazione Finanziaria a seguito del Decreto Legislativo n. 300 del 1999.
Ha un proprio statuto e specifici regolamenti in materia di amministrazione e contabilità.
Gli organi dell’Agenzia sono costituiti dal Direttore, dal Comitato Direttivo, dal Collegio dei Revisori dei Conti.
Dal 1° dicembre 2012 l’Agenzia delle Entrate ha incorporato l’Agenzia del Territorio (art. 23-quater D.Lgs. 95/2012).
Rubati 78GB: documenti aziendali, scansioni, rapporti finanziari, contratti.
Successivamente allegheremo schermate di file.

Questo attacco prevede il pagamento di un riscatto per riottenere i dati rubati. Nel caso in cui la vittima, in questo caso Agenzia delle Entrate, non volesse pagare, i cybercriminali proseguiranno con una doppia estorsione ovvero la minaccia di pubblicare tutti i dati sensibili.

Agenzia delle Entrate: cosa sta succedendo in queste ore

Sembrano essere ore concitate per l’Agenzia delle Entrate finita sotto scacco della cyber gang LockBit. Questo pericoloso ransomware avrebbe concluso il furto di 78GB tra contenuti multimediali e dati sensibili. La pubblica amministrazione italiana è sempre più presa di mira.

Il fatto è che queste organizzazioni criminali del Web reputano i sistemi di sicurezza informatica in Italia di livello 1. Perciò ritengono molto facile violare i sistemi di protezione e così trafugare informazioni utili per poi realizzare ricatti ed estorsioni.

Purtroppo di fronte a questi casi, come per i dati rubati all’Agenzia delle Entrate, il singolo utente può fare poco. Però possiamo comunque proteggerci da attacchi individuali. Un ottimo sistema antivirus potente è Bitdefender che include protezioni specifiche contro ransomware, spyware e malware.

Inoltre, offre anche una speciale difesa contro attacchi phishing e smishing sempre più diffusi. La sua VPN, inclusa nel pacchetto, trasformerà la tua navigazione in anonima rendendo tutti i tuoi dati crittografati.

Fonte: BetterCyber Twitter

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