Sono davvero troppe le truffe online che ogni giorno mettono in difficoltà e pericolo i consumatori. È questa la denuncia di Adiconsum che ha registrato un aumento considerevole e preoccupante dei casi di voice phishing, anche detto vishing. L’allarme lanciato dall’associazione di difesa dei consumatori non fa dormire sonni tranquilli.
“È un fenomeno [quello del voice phishing] ormai conosciuto da un paio di anni – spiega Adiconsum. È necessario tenere alta l’attenzione per evitare il rischio di non vedersi riconosciuta la restituzione delle somme sottratte. Ed è un fenomeno che si trasforma nel tempo“.
Il responsabile della sezione Adiconsum Palermo-Trapani, Antonio Rocco, ha specificato che nelle nuove truffe online i truffatori sfruttano altri espedienti, “come quello di fingersi agenti della polizia postale che chiedono l’esecuzione di bonifici, che a prima vista appaiono indirizzati su conti intestati al malcapitato, cosiddetti conti ‘tecnici’ creati ad hoc per trasferire, a dire dei truffatori, tutta la disponibilità di conto corrente su un conto ‘sicuro’ privo di attacchi fraudolenti. Ma così non è“.
Adiconsum smaschera le nuove truffe online di voice phishing
Adiconsum ha smascherato le nuove truffe online di voice phishing. “Per essere sempre più convincenti – spiega Rocco – unitamente alla chiamata si assiste all’invio contemporaneo sul numero di cellulare della vittima di SMS alert, apparentemente provenienti dalla banca presso cui insistono i rapporti di credito, con cui si inoltrano codici OTP oppure si indica il nome dell’operatore con cui si sta parlando o si fa riferimento ai dati delle operazioni sospette“.
Se ti accorgi di essere già vittima di una di queste truffe online, Adiconsum è disponibile per assistere i cittadini truffati. Esperti dell’associazione tenteranno il tutto e per tutto di recuperare quanto perduto. Per prevenire casi del genere è importante evitare di inserire i propri dati personali su moduli online di siti web sconosciuti.
Inoltre, è sempre importante non fidarsi alla prima chiamata di un presunto operatore o agente di Polizia che chiede l’invio di un bonifico a un indirizzo IBAN. Banca e Forze dell’Ordine non fanno mai queste richieste. Concludi subito la chiamata e contatta tramite i canali ufficiali la tua banca.
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