Activision Blizzard licenzia ben 50 dipendenti

Secondo quanto riferito da Bloomberg, sembra che Activision Blizzard stia licenziando 50 dipendenti che operano nel settore degli eSport.
Activision Blizzard licenzia ben 50 dipendenti

Activision Blizzard ha appena dichiarato di voler licenziare circa 50 dipendenti e ha citato gli effetti di COVID-19 sui suoi campionati di eSport come motivazione in merito. Purtroppo la pandemia ha colpito duramente i campionati di sport virtuale della società.

Activision Blizzard ha risentito degli effetti della pandemia, purtroppo

La compagnia, nella giornata di martedì, ha detto che sta licenziando circa 50 persone in varie divisioni che si occupavano prevalentemente di eventi dal vivo ed eSport come parte di una ristrutturazione interna. La società cita gli effetti della pandemia COVID-19 sia sulla fattibilità delle produzioni dal vivo per i suoi campionati di eSport sia sulle mutevoli abitudini di visualizzazione del suo pubblico nell’arco dell’ultimo anno. Un portavoce del brand ha dichiarato a Bloomberg:

I giocatori scelgono sempre più di connettersi con i nostri giochi in digitale e il team di e-sport, proprio come le industrie tradizionali dello sport, dell’intrattenimento e della trasmissione, ha dovuto adattare la propria attività a causa dell’impatto che la pandemia ha avuto sugli eventi dal vivo.

Secondo Bloomberg, i dipendenti licenziati riceveranno tre mesi di stipendio, benefici per la salute per i prossimi 12 mesi e una carta regalo da $ 200 per la piattaforma PC Battle.net di Activision Blizzard. I

licenziamenti includono anche alcuni dipendenti della società di telefonia mobile di proprietà di Activision, King, il produttore di Candy Crush, ma anche la stessa che produrrà “Crash Bandicoot On the Run”.

Activision Blizzard gestisce due enormi campionati di eSport per due dei suoi franchise più popolari, Overwatch, lo sparatutto a squadre di Blizzard e la serie di Call of Duty. Entrambe le leghe avevano produzioni globali con viaggi pianificati per tutto ikl mondo nel 2020 prima della pandemia, ed entrambe hanno dovuto spostare praticamente ogni parte dell’operazione sulla produzione solo online e sulla competizione a distanza.

Tony Petitti, presidente dello sport e dell’intrattenimento di Activision Blizzard in un’intervista al portale di Sports Business Journal:

Abbiamo imparato molto l’anno scorso in termini di come strutturare i campionati per il gioco online, e cercheremo di portare avanti le migliori pratiche da questo. In termini di tempistica, è una reazione alla realtà di come stanno giocando i campionati e quali risorse dobbiamo allocare per servire al meglio campionato, proprietari, squadre e tifosi.

Petitti afferma che la società è comunque “davvero ottimista” sul fatto che il suo business di eSport possa crescere con un nuovo focus sulla produzione online.

Sebbene l’attività di eSport della società possa aver sofferto durante la pandemia, l’attività principale di Activision Blizzard sta andando molto bene. L’ultimo rapporto trimestrale sugli utili della società pubblicato il mese scorso, ha indicato ricavi record per il 2020 che hanno infranto le aspettative di Wall Street, grazie in gran parte al successo in corso di Call of Duty e del suo gioco battle royale Warzone.

Il CEO Bobby Kotick disse tempo fa:

In un anno pieno di avversità, i nostri straordinari dipendenti erano determinati a fornire connessione e gioia ai nostri 400 milioni di giocatori in tutto il mondo. Ci sono riusciti oltre a generare risultati finanziari record per i nostri azionisti. In circostanze difficili, ma con la stessa convinzione e attenzione, continueranno a farlo nel 2021.

Fonte: Bloomberg

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