Il giudici della Corte d’Appello di Roma hanno
accolto i ricorsi presentati lo scorso 8 agosto da Albacom e Infostrada, in
cui i due gestori lamentavano un abuso di posizione dominante da parte di Telecom
Italia per quanto riguarda la commercializzazione di alcuni servizi di trasmissione
dati a banda larga destinati all’utenza aziendale.
Nell’ordinanza del giudice di seconda istanza,
che ha dato ragione alle due società concorrenti, ‘si fa divieto a Telecom
Italia di promuovere o concludere, direttamente o indirettamente, servizi ‘ring’
o equivalenti, comunque chiamati’.
Secondo Albacom e Infostrada, Telecom Italia avrebbe
approfittato del fatto di essere proprietaria della rete per discriminare i
gestori concorrenti, costretti ad acquistare i servizi ‘ring’ alle stesse condizioni
a cui sono venduti dall’ex-monopolista a tutte le aziende.
Grande la sorpresa in casa Telecom dopo la sentenza
romana. Convinto della leggimità del proprio operato commerciale il gestore
ha dichiarato di aver messo a disposizione della concorrenza un’offerta all’ingrosso
per questo genere di servizi fin dal mese di maggio e ha annunciato che presenterà
un reclamo.