A Monaco di Baviera, nonostante i leak di questi giorni, Huawei ha comunque qualche sorpresa da mostrare: sono due i nuovi smartphone della linea Mate, l’ammiraglia di casa, che l'azienda cinese mostra al pubblico di giornalisti e addetti ai lavori che sono arrivati da tutto il mondo per assistere al vero e proprio show allestito nella città tedesca. Uno è realizzato in collaborazione con Porsche Design: il prestigioso studio tedesco si somma all'altro marchio che già campeggiava sul P9, Leica, aumentando l'appeal che i nuovi smartphone potranno esercitare sul grande pubblico.
Huawei Mate 9 e Huawei FIT
L'evento di Monaco di Huawei
Come detto sono due i Mate 9 lanciati oggi: il primo prosegue sulla scia di quanto già fatto con Mate 8, con uno schermo IPS con diagonale 5,9 pollici e risoluzione 1080p, processore HiSilicon Kirin 960 corredato da 4GB di RAM e 64GB di storage, connettività ovviamente LTE e tutto quanto ci si attende da un prodotto di questa fascia. Il secondo è in un certo senso il successore del Mate S: diagonale da 5,5 pollici ma risoluzione 2K, tecnologia AMOLED e un particolare non da poco a distinguerlo dal fratello maggiore. Ovvero il tasto fisico frontale che incorpora il lettore di impronte.
[bl_youtube id=https://www.youtube.com/watch?v=GFT-2nvJsb8]
La presentazione di Richard Yu, il CEO di Huawei Mobile, parte proprio dal modello Porsche Design: la parte più sottile del profilo raggiunge i 3 millimetri, con una curvatura dello schermo analoga a quella dei Galaxy Edge di Samsung. Il tasto frontale, oltre a svolgere il ruolo di lettore di impronte, può essere sfruttato con pressione singola, prolungata o swype per controllare l'interfaccia di Android. Nonostante le dimensioni compatte, la batteria raggiunge comunque i 4.000mAh per due giorni di autonomia dichiarati. Un solo colore disponibile, un nero spazzolato in perfetto stile Porsche.
Huawei Mate 9
Il Mate 9 ha invece dimensioni superiori, ma riduce al minimo la cornice dello schermo (anche spostando il sensore di impronte sulla parte posteriore) e consente di scegliere tra diversi colori: marrone caffè, nero opaco e bianco ceramica le novità, oltre a space gray, grigio argento e ovviamente oro (champagne). Anche questo monta batteria da 4.000mAh: 30 ore di chiamate, 105 ore di playback musicale, 30 ore di video sono le cifre snocciolate sul palco, abbinate a una tecnologia di ricarica "SuperCharge" che va oltre il QuickCharge già visto sul P9 grazie a una alimentazione da 5A a 5V erogata in modo dinamico, per garantire contro i surriscaldamenti.
[bl_youtube id=https://www.youtube.com/watch?v=M478GEF04OM]
Per lo scopo anche l'alimentatore è stato dotato di un chip intelligente, che dialoga in tempo reale col telefono per ottimizzare la ricarica in termini di efficienza e tempi: 400 per cento più veloce dell'iPhone 7, dice Richard Yu sul palco, in mezz'ora si riesce a riempire per oltre metà la batteria e assicurarsi una giornata di autonomia. Frecciatina anche per Samsung: niente esplosioni per il Mate 9.
Huawei Mate 9
L'evento di Monaco di Huawei
Interessante il processore montato: il Kirin 960 monta una nuova GPU, la octa-core Mali-G71, unita a 4 core Cortex-A73 e altrettanti Cortex-A52. Yu parla di performance superiori a qualsiasi altro SoC sul mercato, in particolare abbinato ad Android 7.0 che fa registrare record nei benchmark. Bene anche la connettività: LTE Cat.12 fino a 600Mbps in download (dove le reti supportano queste velocità) grazie all'aggregazione di 4 canali. È anche un telefono dual-SIM con supporto esteso a 7 bande WDCMA sulla SIM secondaria, per garantire connettività anche in paesi con reti particolari (come il Giappone): un vero e proprio world-phone.
Nuovo file system adottato, finalmente: F2FS è una delle novità di Android 7 e viene sfruttato da Huawei per ridurre la frammentazione e ottimizzare l'utilizzo della memoria nel corso del tempo grazie agli algoritmi integrati nel sistema operativo, che analizzano il comportamento delle app e l'utilizzo dello spazio per riorganizzare i contenuti e mantenere le performance stabili nel corso del tempo.
Veniamo alla fotocamera: come il P9, anche il Mate 9 monta un doppio sensore posteriore con marchio Leica che certifica l'ottica e le specifiche del sensore. La lente montata è ancora una Summarit H 1:2,2/27, ci sono i sistemi di messa a fuoco laser e contrasto di fase uniti alla misurazione della profondità e contrasto (Huawei lo definisce un sistema "4-in-1"), c'è il doppio flash LED. Il CEO di Leica sul palco parla di "seconda generazione di smartphone Leica", anticipando che ci sono novità anche per quanto attiene i sensori soprattutto in prospettiva di luce scarsa: più megapixel per quello dedicato ai colori e quello in bianco e nero, con una taratura più precisa dello schermo anche per garantire nella possibilità di valutare il corretto bilanciamento dei colori.
12 megapixel il sensore RGB, 20 megapixel per il sensore monocromatico, stabilizzazione ottica dell'immagine con ottimizzazione pensata non solo per gli scatti ma pure per i video. Migliorato anche il chip ISP dedicato che sovrintende alla elaborazione degli scatti: la presenza di hardware pensato apposta per la fotografia consente di applicare gli effetti in tempo reale, ma anche di unire le immagini provenienti dai due sensori per simulare uno zoom ottico 2x simile a quello visto su iPhone 7 Plus.
Huawei sostiene, comunque, che la sua tecnologia resta superiore: soprattutto alla sera e con luce scarsa le prestazioni del Mate sarebbero superiori a quelle di iPhone, con una gamma dinamica decisamente più ampia negli scatti mostrati sul palco. Anche lo spazio colore dovrebbe essere più ampio grazie all'unione degli scatti dei due sensori: ciò si traduce in colori più vivi in tutte le condizioni di luce, con incarnato più pieno e una resa migliore anche in bianco e nero con il sensore dedicato. Huawei fa anche il grande passo: arriva la risoluzione 4K con codec H.265 per i video, tutta da valutare la stabilizzazione ottica a questa risoluzione.
Fa il suo debutto anche EMUI 5.0, ridisegnata in ottica di pulizia e semplicità d'uso. L'ispirazione arriva, udite udite, da un'isola nell'Egeo: dominano i colori tipici degli arcipelaghi greci, bianco e blu prendono piede con una grafica animata più essenziale (ma non mancano, come sempre, i temi tipici della EMUI). Migliorata però anche l'interfaccia sul piano pratico: meno tocchi per ottenere le stesse funzioni, redisposizione degli elementi sullo schermo per prevenire gli errori nella digitazione. Aumenta anche la possibilità di sfruttare le due SIM: due profili Whatsapp e due Facebook, perfetto per chi vuole tenere separati contatti e chat, unito al blocco via impronta che già era disponibile nei prodotti precedenti.
Huawei FIT
L'evento di Monaco di Huawei
Ultimo ad arrivare sul palco, Huawei FIT: sembra un orologio ma è più una smartband, con lettore del battito cardiaco e impermeabilità fino a 50 metri. Ha una chiara vocazione sportiva, anche grazie all'assistente per l'allenamento e tre cinturini in gomma: il nome dice tutto, d'altra parte. Huawei continua a presidiare questo settore, anche se non esiste ancora una forma definitiva per quello che potrà essere offerto in questo reparto: ciascun marchio fa le sue proposte e valuta la reazione del pubblico. In questo caso la semplicità dello schermo monocromatico e la leggerezza, uniti all'autonomia da giorni, potrebbero rendere il FIT un prodotto interessante da provare.
[bl_youtube id=https://www.youtube.com/watch?v=xzo-gI8jlEo]
Prezzi e disponibilità. Prezzo da record per il Mate 9 Porsche Design, 1395 euro: in parte giustificato da 6GB di RAM e dallo storage da 256GB, vetro curvo e schermo AMOLED, ma si tratta pure sempre di una edizione limitata destinata a un pubblico d'elite. Sarà in vendita esclusivamente nei negozi Porsche Design: unico punto vendita italiano a Milano. Più avvicinabile il Mate 9: 749 euro in Italia, disponibile dalla seconda metà di novembre online e nei negozi nelle colorazioni space grey e silver grey. Infine anche il Huawei FIT arriverà in vendita entro pochi giorni: prezzo invitante per l'Italia, 149 euro.
L'evento di Monaco di Huawei