50 anni del cellulare: 5 modelli indimenticabili

Festeggiamo i 50 anni dalla nascita del telefono cellulare ripercorrendo la storia di questi dispositivi: ecco cinque modelli indimenticabili.
50 anni del cellulare: 5 modelli indimenticabili

Cinquanta anni fa, il 3 aprile 1973, l’ingegnere di Motorola Martin Cooper cambiò il mondo compiendo la prima chiamata con un cellulare, il massiccio e indimenticabile Motorola DynaTac 8000X. La nascita della telefonia mobile è avvenuta proprio allora, ma solo dopo dieci anni il medesimo DynaTac venne reso disponibile sul mercato, complice la necessità di diffondere l’infrastruttura di rete.

Il tempo è trascorso e il progresso tecnologico ha portato alla nascita di soluzioni più compatte, sempre più pratiche, fino all’avvento degli smartphone e alla trasformazione del telefono cellulare in un “piccolo computer” capace di svolgere molte più attività rispetto alla semplice chiamata. Negli anni abbiamo visto modelli di tutti i tipi nei negozi, online e fisici, ma alcuni hanno fatto la storia molto più di altri. Per festeggiare i 50 anni del cellulare, pertanto, vediamo 5 modelli indimenticabili.

Il “mattone”: Nokia 3310

Nokia 3310

Non si può non iniziare questo viaggio nel viale dei ricordi senza citare immediatamente il Nokia 3310, lanciato nel settembre 2020 e diventato un’autentica icona della telefonia mobile. Sul mercato sono giunte molte sue varianti, dalla numero 3315 alla versione 3395, tutte ideate presso Nokia Copenhagen. Con il suo display monocromatico da 84 x 48 pixel e l’iconica batteria rimovibile, il Nokia 3310 viene citato per la sua solidità – spesso esagerata online – e praticità, caratteristiche che l’hanno reso uno dei cellulari più venduti al mondo.

Gli ultimi numeri rilevati dagli analisti parlano difatti di circa 126 milioni di unità vendute a livello globale, senza contare la variante del Nokia 3310 rilasciata nel 2017 e concepita per tutti coloro che non vogliono uno smartphone, si accontentano di poco e non intendono spendere somme importanti per un dispositivo “utile solo alle chiamate e ai messaggi”.

Dopo 22 anni ancora ricordiamo con affetto il Nokia 3310, e come si può non farlo?

L’icona fashion: Motorola RAZR V3

Motorola RAZR V3

Motorola non solo ha dato vita al cellulare, ma ha anche guidato là innovazione nel design e nelle funzionalità assieme a Nokia negli anni di affermazione del dispositivo tra i cittadini di tutto il mondo. Il telefono Motorola RAZR viene ricordato tra tutti per il modello specifico RAZR V3, noto per essere il cellulare più sottile sul mercato al momento del lancio.

Uscito nel 2004, è uno dei cellulari più venduti di sempre con oltre 130 milioni di unità, ed è il telefono che ha consentito a Motorola di risollevarsi mentre Nokia stava consolidando la sua posizione di primo produttore di telefoni al mondo.

Dotato di due schermi – principale TFT da 2,2 pollici e secondario CSTN da 96 x 80 pixel -, si apre a conchiglia e presenta una tastiera lucida argentata con 27 tasti fisici. Non mancano una batteria da 0,3 MP e una memoria interna da 5,5 Mb. Per i tempi era un portento e, ancora oggi, ne osserviamo l’eredità nell’omonimo smartphone Motorola RAZR con touchscreen pieghevole.

La rivoluzione: il primo iPhone

iPhone prima generazione

Dopo quattro anni dal Motorola RAZR, a sorpresa, Apple reinventa il cellulare svelando il primo iPhone in assoluto nel 2007. Molto probabilmente è meno iconico della seconda generazione iPhone 3G, il quale ha davvero lanciato il mondo degli smartphone come lo conosciamo oggi; tuttavia, bisogna ritornare alle origini per comprendere l’evoluzione.

L’iPhone di prima generazione, la cui presentazione da parte di Steve Jobs ancora oggi è storica, si presentò con una cover di alluminio posteriore e un display LCD da 320 x 480 pixel, molto più grande rispetto ai cellulari tradizionali e, naturalmente, con supporto alla tecnologia multi-touch. La differenza dai primi telefoni con schermo touch tramite stilo fu lampante e stupì chiunque.

Non dobbiamo però dimenticarci del processore più potente, della fotocamera posteriore da 2 megapixel e del software iPhone OS che poi portò alla nascita di iOS. Insomma, il kit offerto era veramente fenomenale e capace di cambiare la percezione della telefonia come mai prima d’allora. La storia della Mela negli anni seguenti la conosciamo tutti, e che storia!

L’esperimento: Nokia Lumia 1020

Nokia Lumia 1020

Tra i cellulari – o meglio, a questo punto, smartphone – più iconici e sottovalutati di sempre non può non esserci il Nokia Lumia 1020. La storia del sistema operativo Windows Phone non è affatto delle migliori, tra problemi di compatibilità delle applicazioni, e la mancanza di software presente su qualsiasi telefono Android e iOS, la collaborazione tra Microsoft e Nokia si rivelò un’occasione sprecata.

Il Nokia Lumia 1020 resta però nel cuore di tutti i fan per la sua bellezza: il design Metro adottato anche su Windows 8 per PC desktop e laptop era piacevole da vedere e pratico da utilizzare, mentre il comparto fotocamera era superiore a qualsiasi alternativa proposta sul mercato nel 2013 grazie al sensore Zeiss da 41 megapixel e al software Nokia Pro. Il display HD+ AMOLED da 4,5 pollici era un altro punto di forza, per non parlare del chip Qualcomm Snapdragon e della batteria con ricarica wireless Qi.

In breve, Nokia Lumia 1020 fu parte di un esperimento infine fallito, del quale ha comunque rappresentato l’eccellenza assoluta.

Il “business phone”: BlackBerry Bold

BlackBerry Bold

BlackBerry ormai è un marchio del passato, abbandonato con il distacco graduale dagli smartphone dotati di tastiera QWERTY. Nonostante ciò, dobbiamo ammettere che ha caratterizzato i primi anni della nuova frontiera del cellulare con modelli usati da tutti i veri businessmen. Negli Stati Uniti BlackBerry riscosse un successo strepitoso grazie alla gamma Bold di fascia alta, caratterizzata da un display TFT da circa 2,6 pollici – almeno nel primo modello Bold 9000 -, un comparto memoria piuttosto generoso e una fotocamera semplice da 2 megapixel.

Le caratteristiche uniche erano, per l’appunto, la tastiera QWERTY e la presenza della trackball, il dispositivo di puntamento a sfera per controllare il cursore su schermo. Successivamente quest’ultima soluzione venne sostituita dal trackpad ottico, mentre negli anni successivi venne effettuato il passaggio allo schermo touch-screen per alcune varianti.

Con le sue differenze, la gamma BlackBerry Bold riuscì a conquistarsi una fetta di mercato importante e oggi, proprio per tale motivo, rimane indimenticabile.

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